Lo stato di emergenza di sanità
pubblica di interesse internazionale per il Covid-19 "va
rimosso, perchè i dati relativi all'andamento epidemiologico
della pandemia da SarsCoV2 ci dicono che ormai questo virus è
diventato ampiamente simile ad altri virus respiratori, ad
esempio ai virus influenzali o altri, e non sussiste più una
situazione di emergenza". Lo sottolinea all'ANSA Matteo
Bassetti, direttore della clinica Malattie Infettive
all'Ospedale policlinico San Martino di Genova e presidente
della Società italiana di terapia antinfettiva (Sita).
"Continuare a considerare il Covid una emergenza sanitaria
internazionale significherebbe - rileva l'esperto - creare uno
squilibrio di trattamento rispetto ad altre infezioni dovute ad
altri agenti e paragonabili all'attuale infezione da SarsCoV2.
Credo dunque che l'Organizzazione mondiale della sanità non
possa fare altro che decretare la fine dell'emergenza, se vuole
essere credibile". Il punto, spiega l'infettivologo, è che il
virus oggi "è profondamente diverso rispetto all'inizio, ed ora
siamo in grado ed abbiamo gli strumenti per poterci convivere
senza mantenere uno stato di emergenza internazionale.
Attualmente è infatti possibile convivere con il virus SarsCoV2
più che con vari altri virus, perchè abbiamo a disposizione
farmaci e vaccini da poter utilizzare che non abbiamo invece
rispetto ad altre malattie infettive".
Insomma, conclude Bassetti, "ora il virus SarsCoV2 è
diventato ormai endemico, nel senso che è diffuso in buona parte
del mondo, ma ha assunto caratteristiche per le quali non
assistiamo più ad un sovraccarico dei sistemi sanitari con
situazioni emergenziali. In questo senso - conclude - non
parlerei più di pandemia dando a questo termine una accezione di
emergenza".
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