Autismo, intelligenza artificiale,
terapie di precisione tumorali e distrofia muscolare sono alcuni
degli argomenti che verranno affrontati oggi e domani in un
convegno organizzato dall'istituto Gaslini di Genova. Una due
giorni di lavori per fare il punto sulla cosiddetta 'Piramide
della Ricerca', creata dal ministero della Salute con
l'obiettivo di reclutare ricercatori. Al Gaslini, dal 2019, ne
sono stati assunti 43. Diversi gli studi di ricerca intrapresi
che verranno presentati.
"Si tratta di un evento fortemente voluto dalla Direzione
Scientifica - commenta il direttore scientifico del Gaslini
Angelo Ravelli - che pone al centro dell'attenzione i
ricercatori della Piramide, in larga parte giovani e ha lo scopo
di presentare i loro progetti all'interno e all'esterno
dell'ospedale''.
Tra le attività di ricerca c'è quella sull'autismo, con cui
l'ospedale sta collaborando in maniera attiva con l'Iit. I
ricercatori si stanno concentrando sull'aspetto genetico per
individuare i geni che predispongono alla malattia. Ma anche
sull'analisi del movimento, con tecniche di machine learning e
sullo studio comportamentale.
''Oltre all'aspetto genetico - spiega il professor Lino
Nobili, responsabile di neuropsichiatria infantile dell'istituto
Gaslini - stiamo studiando il filone dell'aspetto del
comportamento soffermandoci sull'aspetto motoria. Ovvero, quando
noi ci muoviamo facciamo dei gesti e ovviamente capiamo
l'intenzionalità della persona. Questo è il problema grande
delle persone affette da autismo. Non sanno capire le intenzioni
dell'altro e noi non sappiamo ancora leggere le loro intenzioni.
Lo studio vuole capire meglio questo aspetto per poterne
facilitare il dialogo anche a livello terapeutico''. Altro
aspetto di ricerca è quello delle nuove situazioni. ''Il
soggetto con autismo - conclude il professore Nobili - può
andare in panico e vedere come nuove cose che in realtà non sono
nuove. La ricerca, anche con test al computer, punta a capire
questo aspetto''.
Tra gli studi presentati anche quello sulla medicina di
precisione per tumori pediatrici. L'unità di terapie
sperimentali in oncologia, diretta dal dottor Mirco Ponzoni,
coordina uno studio nazionale di medicina personalizzata del
neuroblastoma, il più comune tumore extra-cranico in età
pediatrica. Lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche basate
sulle caratteristiche immunofenotipiche e genetiche di ogni
singolo paziente rappresenta un approccio innovativo e più
specifico di cura.
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