E' stata scoperta per un caso da
alcuni tecnici e veterinari impegnati in altre attività nella
zona di Poggio, a Sanremo, la ghiandaia trovata positiva al West
Nile virus che si può trasmettere anche all'uomo attraverso la
puntura di una zanzara infetta. Il rinvenimento è avvenuto in
strada Grossi Bianchi, zona di campagna.
"La ghiandaia, così come le gazze e la cornacchia grigia
rappresenta una specie target del virus, per i cui esemplari
morti è disposta la cosiddetta 'sorveglianza passiva' - spiega
Cristiana Tittarelli, dirigente di struttura complessa della
Sanità animale, presso l'Asl 1 Imperiese -. Dopo il rinvenimento
della carcassa abbiamo conferito alla sezione di Imperia
dell'Istituto Zooprofilattico di Liguria, Piemonte e Valle
D'Aosta il compito di effettuare tutte le analisi del caso". Il
17 agosto è stato comunicato il sospetto contagio da West Nile
virus, mentre pochi giorni dopo (il 24 agosto), è arrivata la
conferma".
"La ghiandaia è un uccello che vive in Africa - prosegue
Tittarelli - che si sposta da noi per nidificare e per
l'attività riproduttiva. Non sappiamo se fosse già positiva, ma
gli uccelli sono comunque un amplificatore della malattia".
L'uomo, ha spiegato Tittarelli "contrae il virus da zanzare
infette che a loro volta hanno assunto il virus dagli uccelli in
fase viremica". L'Asl ha informato il Comune di Sanremo
chiedendo di "mettere in atto i trattamenti per eliminare i
focolai larvali non rimovibili ed effettuare trattamenti
larvicidi delle caditoie, dei tombini e di tutte le sorgenti di
acqua, che possono esser ricettacolo per le zanzare". Al Comune,
che ha incarico la ditta Amaie di procedere con la
disinfestazione, spetta anche la campagna di sensibilizzazione
sulla popolazione. "Da parte nostra - conclude Tittarelli -
continuiamo a svolgere sorveglianza passiva sugli animali morti,
sorveglianza entomologica con le trappole e censimento degli
allevamenti di cavalli e di avicoli (soprattutto galline, ndr)
della zona". Il virus colpisce in maniera asintomatica. Anziani
e immunodepressi sono i soggetti più a rischio di contrarre la
malattia.
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