Una nuova terapia a base di cellule
CAR-Treg potrebbe spegnere l'infiammazione in modo permanente
nel Lupus, una malattia cronica autoimmune che colpisce
principalmente le donne e si caratterizza per la produzione da
parte dei Linfociti B di anticorpi diretti erroneamente verso
vari organi e tessuti dell'organismo. E' quanto dimostra lo
studio condotto dai ricercatori dell'IRCCS Ospedale San Raffaele
di Milano su modelli murini. Lo studio, appena pubblicato su
Nature Communications, ha testato per la prima volta i CAR-Treg
su modelli murini umanizzati di malattia di LES, dimostrandone
l'efficacia nell'esercitare un effetto immunosoppressivo
direttamente negli organi linfoidi, ovvero il luogo in cui
avviene la presentazione dell'antigene e la generazione degli
anticorpi responsabili dell'infiammazione nella patologia
autoimmune. "La terapia ideale per le malattie autoimmuni
dovrebbe mirare a correggere la risposta immunitaria errata -
spiega la coordinatrice dello studio Chiara Bonini, responsabile
dell'Unità di Ematologia Sperimentale e Ordinario di Ematologia
all'Università Vita-Salute San Raffaele - senza compromettere in
modo eccessivo la capacità difensiva del corpo e da qui è nata
l'intuizione di utilizzare i CAR-Treg. I CAR-T convenzionali,
infatti, non sono in grado di distinguere i linfociti B
responsabili dell'infiammazione da tutti gli altri linfociti,
mentre i CAR-Treg riescono ad operare una selezione mirata
spegnendo semplicemente le cellule iperattive senza provocarne
la morte". In seguito all'infusione dei CAR-Treg è stato dunque
possibile osservare la risposta di ciascun organo dapprima
compromesso a causa della malattia, come spiega Matteo Doglio,
medico ricercatore presso l'Unità di Ematologia Sperimentale:
"per esempio, i polmoni dei modelli murini lupoidi presentavano
una reazione infiammatoria caratterizzata da lesioni di tipo
granulomatoso, in seguito al trattamento non solo
l'infiammazione si è ridotta del 60%, ma la struttura polmonare
risulta preservata". Una possibile terapia per le malattie
autoimmuni e non solo. "Tutti i reagenti che sono stati
utilizzati nello studio sono già compatibili con la clinica -
conclude Bonini-. Speriamo che la nostra ricerca intraprenda
presto l'iter necessario allo sviluppo di un farmaco specifico
anche per altre malattie autoimmuni, non solo per il Lupus".
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