Aumentano le malattie professionali
nelle Marche, più 13,8% rispetto a gennaio-ottobre 2022, in
particolare i tumori (+29,7%), le malattie dell'orecchio
(+28,2%), del sistema osteo-muscolare (+11%) e del sistema
respiratorio (+11,3%). E' quanto emerge dall'indagine condotta
da Ires Cgil sulla base dei dati Inail.
"E' un dato legato da un lato alla maggiore consapevolezza
dei lavoratori rispetto alla propria salute, ma dall'altro anche
ai ritmi sempre più frenetici del lavoro. Ma ciò che non va
sottovalutato è che spesso queste malattie si trasformano in
morti", commenta Loredana Longhin, segretaria regionale Cgil
Marche. "Chiediamo maggiore collaborazione tra sindacati,
imprese, organi di vigilanza e istituzioni", conclude.
Nelle diverse tipologie di lavorazioni, le malattie del
sistema osteo-muscolare e del sistema nervoso sono le più
frequenti in quanto a più alto rischio di esposizione ed ecco il
motivo dell'aumento delle denunce di malattie professionali. Nel
settore dei Servizi alla salute, i disturbi muscolo-scheletrici
incidono del 47%, superando la quota registrata sul
manifatturiero pari al 46%. Altro esempio: nel 2019, la causa
"seduta prolungata "è la prima incidenza con il 74% per i
disturbi muscolo-scheletrici superando quella dei Movimenti
ripetitivi arti superiori, 69%, e del Sollevamento Carichi
pesanti, 64%".
"Nonostante la modernizzazione dei cicli produttivi, grazie
alla tecnologia, ci sono due fattori da considerare e cioè che
queste patologie si sviluppano in modo trasversale interessando
vari settori, anche tra impiegati, e l'elevata
digitalizzazione", la chiosa finale di Silvia Cascioli,
responsabile Inca Cgil Marche.
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