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A Matelica apre l'ambulatorio dell'infermiere di comunità

A Matelica apre l'ambulatorio dell'infermiere di comunità

Si rivolge a popolazione 43mila abitanti tra 19 Comuni

MATELICA, 21 dicembre 2023, 21:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Parte da Matelica l'apertura dell'ambulatorio territoriale dell'Infermiere di Comunità, perché penso che Matelica (Macerata) sia una città tra le più belle delle Marche e noi abbiamo voluto dare un segnale di rinascita e di attenzione a questo Comune del Cratere". Lo ha dichiarato l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini prendendo parte al taglio del nastro.
    "Con questa realtà che deve funzionare per dare un servizio di qualità ai cittadini. - afferma l'assessore - Noi abbiamo voluto la riforma sanitaria con la creazione delle Ast, ma ora parliamo della Sanità di Prossimità con gli Ospedali di Comunità come Matelica, e con le Case di Comunità, dove il cittadino deve trovare adeguata risposta ai suoi bisogni di salute".
    L'ambulatorio si rivolge ad una popolazione di 43mila abitanti distribuiti tra 19 comuni di due distinte Comunità Montane.
    Conterà su 24 unità infermieristiche per le cure domiciliari con un rapporto popolazione/ infermiere in linea con il DM 77 del 2022.
    "Questo ambulatorio che oggi inauguriamo funzionerà a pieno regime dal 15 gennaio, quando avremo a disposizione tutta l'attrezzatura sanitaria per erogare le prestazioni agli utenti - spiega la direttrice sanitaria della Ast Macerata Daniela Corsi - Sarà un ambulatorio a libero accesso, a cui i cittadini si rivolgeranno presentando l'impegnativa del Medico di Medicina Generale".
    Presenti il sindaco di Matelica Massimo Baldini, il vicesindaco, l'assessore ai Servizi sociali e l'Assessore allo Sport che si è anche sottoposto ad una prova per mostrare alcuni tra gli esami che saranno effettuati nell'ambulatorio, come la misura della glicemia e della pressione.
    "L'Infermiere di famiglia e Comunità (IFeC) - spiega la Regione - assicura l'assistenza infermieristica, collaborando con tutti i professionisti sanitari e sociali. Pnrr e il DM 77/2022 propongono l'implementazione di questa figura come elemento di integrazione tra assistenza sanitaria e sociale, attraverso lo sviluppo di équipe multi-professionali che prendano in carico la persona a 360 gradi coinvolgendo i diversi attori locali (Azienda Sanitaria territoriale, Comuni e loro Unioni, professionisti, pazienti e loro caregiver, associazioni/organizzazioni del Terzo Settore, ecc.).
    L'obiettivo è creare un servizio di prossimità, superando il paradigma di una sanità che eroga prestazioni e passando a un'ottica dove la comunità assiste e supporta il singolo. Ogni infermiere di comunità opererà in un territorio predefinito, collaborando con Medici di famiglia, Pediatri, Medici di continuità assistenziale e tutte le figure professionali coinvolgibili nella presa in carico della persona, e utilizzando tutte le risorse presenti nel territorio di riferimento".
    "Si ipotizza - ricorda la Regione - un rapporto di un infermiere ogni 3mila abitanti, fisicamente presente nel territorio. L'IfeC diventerà una figura di riferimento per tutta la popolazione, ma soprattutto per le fragilità e le cronicità per favorirne la permanenza nel contesto di vita familiare e domestico: il target preferenziale sarà dunque la popolazione anziana con patologie croniche".
   

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