"Covid Hospital: Tac a 128 strati
operativa entro l'estate all'Ospedale di Recanati" e "al
nosocomio di Civitanova nuova strumentazione attiva per fine
anno". Lo ha detto in Consiglio regionale il vice presidente
della giunta e assessore alla Sanità Saltamartini, rispondendo
ad una interrogazione del Pd: "nella struttura di Civitanova
Marche - ha riferito - non restano altre apparecchiature".
"Stanno per prendere avvio i lavori a Recanati per
l'installazione della Tac a 128 strati che si trovava presso il
Covid Hospital di Civitanova Marche, a seguito della cessazione
dello stato di pericolo Covid", ha affermato Saltamartini. Il
tema è stato al centro di un'interrogazione dem. L'assessore ha
fatto sapere che la Tac a 128 strati "sarà trasferita
all'Ospedale di Recanati, dove la Tac attualmente presente deve
essere sostituita per obsolescenza e per restituire la
funzionalità all'Ospedale di comunità di quel centro". La
strumentazione, infatti, "ha le dimensioni adeguate ad essere
ospitata nel nosocomio recanatese, senza necessità di lavori
aggiuntivi: in questo modo l'Ospedale di Recanati avrà a
disposizione un'attrezzatura tecnologicamente di ultima
generazione, passando da una Tac a 32 strati ad una a 128
strati".
"La Tac a 128 strati si prevede che sarà in funzione a
Recanati entro l'estate. - precisa Saltamartini - L'immobile che
ha ospitato il Covid Hospital sarà restituito al Comune di
Civitanova Marche che lo aveva concesso in comodato d'uso alla
Regione nel 2020. Come da piano degli investimenti tecnologici
per il nosocomio di Civitanova Marche è previsto l'acquisto di
una nuova Tac a 128 strati che sarà operativa entro la fine di
quest'anno".
In Aula l'assessore ha affermato che "all'avvento della
pandemia di Covid-19, le Marche avevano a disposizione solo 115
posti letto di terapia intensiva, il numero più basso a livello
nazionale"; alcuni mesi dopo "il governo aveva emanato il
Decreto Legge 34 del 2020 con cui autorizzava e finanziava le
Regioni per aumentare il numero di posti letto di terapia
intensiva. La giunta regionale di allora, però, - ha aggiunto -
rimase inerte e la decisione di costituire il Covid Hospital di
Civitanova Marche, fu la risposta per coprire questa lacuna e
aumentare il numero di questi posti letto".
"Nell'ottobre dello stesso anno, quando ci siamo insediati in
Regione, - ha ricordato - come assessore alla Sanità mi sono
trovato a fronteggiare questa gravissima carenza di posti letto
in terapia intensiva e con l'aumento dei casi Covid abbiamo
deciso, con la giunta, di aprire il Covid Center, ma si pose
subito il problema di coprire i servizi con figure mediche e
specialistiche, tratte principalmente dall'ex Area Vasta di
Macerata, la quale si è assunta il peso della struttura con il
risultato di un allungamento delle liste di attesa". Nella
seconda ondata pandemica, ha detto ancora il vice presidente
"abbiamo realizzato nuovi posti letto di terapia intensiva"
portando la dotazione dai 115 posti letto iniziali a 265. Per
questo nella successiva ondata pandemica 2021-2022 "si optò per
ricoverare i pazienti nelle strutture ospedaliere e il Covid
Center restò una riserva strategica di supporto fino alla
cessazione dell'emergenza pandemica".
All'interno del Covid Hospital, ha puntualizzato
Saltamartini, "oggi non è presente nessun'altra strumentazione o
tecnologia, perché sono state tutte spostate dopo che nel maggio
del 2023 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha decretato la
fine della pandemia, e ricollocate nelle strutture dell'AST di
Macerata". "Prima di quella data - ha spiegato - non era
possibile spostare le attrezzature", ha rimarcato l'assessore:
"l'unica strumentazione che era rimasta all'interno del Covid
Hospital di Civitanova Marche era la Tac 128 strati che per
essere collocata in una nuova struttura ha richiesto una serie
di valutazioni tecniche specifiche, impiantistiche e
strutturali, volte ad individuare il sito di installazione più
idoneo".
Saltamartini ha definito "strumentalizzazioni politiche" e
rispedito al mittente le critiche del Pd sulla questione. "Tutte
le tecnologie sanitarie sono state impiegate a pieno regime
contro il Covid - ha concluso - risultando la Regione con
maggiore efficienza a livello nazionale nella vaccinazione
(oltre 4 milioni di dosi somministrate) fino alla cessazione
dello stato di emergenza".
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