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Cardiologia Ascoli, nuova tecnica per fibrillazione atriale

Cardiologia Ascoli, nuova tecnica per fibrillazione atriale

Con 'Mashall plan' maggiore percentuale di successi

ASCOLI PICENO, 16 aprile 2024, 17:11

Redazione ANSA

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L'Unità operativa complessa di cardiologia dell'ospedale 'Mazzoni' di Ascoli Piceno diretto da Pierfrancesco Grossi ha portato a termine uno studio scientifico sulla fibrillazione atriale, in particolare su una nuova tecnica di ablazione delle forme persistenti, presentata al congresso europeo di aritmologia (Ehra 24) che si è svolto a Berlino, nei giorni scorsi. Lo studio è stato ideato dal dirigente medico dell'Uoc di cardiologia del nosocomio ascolano, Procolo Marchese.
    "Le forme persistenti di fibrillazione atriale sono più difficili da trattare - spiega Marchese - e fino ad ora nessuna strategia è stata in grado di garantire un successo maggiore rispetto alla tecnica standard che prevede un intervento importante, quale l'isolamento delle vene polmonari.
    All'ospedale di Ascoli viene effettuata l'alcolizzazione della vena di Marshall, prima dell'ablazione della fibrillazione atriale: si tratta di una tecnica messa a punto dal professor Valderrabano di Houston che ha già dimostrato di incrementare l'efficacia rispetto alla sola ablazione". La tecnica è stata poi perfezionata in Francia dal gruppo di Bordeaux, da sempre faro dell'elettrofisiologia mondiale.
    "A breve il gruppo francese pubblicherà uno studio randomizzato i cui dati preliminari hanno dimostrato che il cosiddetto 'Marshall plan', ovvero alcolizzazione della vena di Marshall più ablazione con radiofrequenza, ha un successo superiore, dell'85%, rispetto all'approccio tradizionale che è del 67% - - prosegue Marchese -. Sarebbe la prima metodica alternativa che si confermerebbe essere superiore al solo approccio standard nella cura della fibrillazione atriale persistente. Noi abbiamo elaborato questo studio, condotto in collaborazione con il Centro nazionale di ricerca di Pisa, valutando la modifica di alcuni aspetti tecnici della procedura che potrebbero essere fondamentali per migliorarne ulteriormente l'efficacia e consolidarla come pratica clinica standard nel trattamento delle forme persistenti di fibrillazione atriale" conclude.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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