/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sciopero medici e infermieri, centinaia in piazza a Cagliari

Sciopero medici e infermieri, centinaia in piazza a Cagliari

Sit-in con bandiere e cartelli: 'turni assurdi, tutti a rischio'

CAGLIARI, 05 dicembre 2023, 12:08

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Lavoratori della sanità in rivolta anche a Cagliari. Organici ridotti all'osso, pochi soldi per la sanità e liste d'attesa per gli interventi che diventano sempre più lunghe e insopportabili. Per questo stamattina hanno invaso piazza del Carmine. Circa 300 tra infermieri, ostetriche, medici e dirigenti professioni sanitarie al sit-in con bandiere, fischietti e cartelli in rima che parlano da soli.
    "Spremuti come limoni, lasciati senza pensioni", "turni massacranti uguali morti tra i degenti", "un ospedale non sarà mai sicuro per i suoi pazienti se non è sicuro per i suoi dipendenti". La parola più urlata e scandita negli slogan è "rispetto".
    "È una sanità - spiega Luigi Maxia, presidente regionale Cimo Fesmed, chirurgo pediatrico al Brotzu - sottofinanziata.
    Rischiamo, con gli organici al minimo, di non poter lavorare in sicurezza. Ma lo stesso vale per gli infermieri. Siamo così pochi che, per garantire i servizi in ospedale, possiamo scioperare solo con dei delegati. Questo sciopero non è una difesa corporativa ma una manifestazione a tutela della sicurezza delle cure, cui ambiscono i cittadini e gli operatori sanitari".
    E, per quanto riguarda gli infermieri, Diego Murracino, responsabile del Nursing Up Sardegna, spiega che cosa rischia di succedere negli ospedali. "Gli infermieri sardi stanno scappando perché qui lavorano per tre ma vengono pagati una miseria: solo trasferendosi in Lombardia guadagnerebbero subito 600 euro in più. Siamo i professionisti sanitari laureati meno pagati d'Europa, lavoriamo in condizioni stressanti e professionalmente umilianti, la Regione Sardegna ignora i nostri diritti, chiediamo rispetto".
    Susanna Montaldo, segretaria regionale della Anaao Assomed punta il dito non solo contro la carenza di medici e infermieri: "Le poche risorse a livello nazionale e sardo poi si ripercuotono: si allungano le liste d'attesa per gli interventi operatori in ospedale. Da tempo chiediamo anche la depenalizzazione dell'atto medico: ormai solo in Italia la professione sta diventando anche rischiosa".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza