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I medici di famiglia della Lamg contro Acn, intervenga governo

I medici di famiglia della Lamg contro Acn, intervenga governo

Si accende la protesta, oltre 1200 firme a petizione

MILANO, 22 febbraio 2024, 16:40

Redazione ANSA

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In poco più di 24 ore sono oltre 1200 le firme alla petizione con cui Libera Associazione di Medicina Generale e l'Associazione MMG - Sardegna chiedono al Governo di cambiare "rotta" rispetto a quella prospettata dell'Accordo Collettivo Nazionale "per scongiurare la prevedibile catastrofe che, altrimenti, si abbatterebbe sulla Medicina Generale".
    Ha sollevato la protesta di una parte dei medici di famiglia, e non è escluso che scendano anche in piazza, l'Accordo sottoscritto dalle principali sigle sindacali. Accordo contro il quale hanno scritto una lettera indirizzata a Palazzo Chigi, "alle autorità sanitarie competenti ed ai sindacati di categoria di individuare soluzioni alternative" in quanto il testo "aumenta ulteriormente carichi di lavoro ormai insostenibili, non incrementa le già pochissime tutele".
    Quel che si contesta, per esempio, è il fatto che "oltre allo svolgimento della normale attività ambulatoriale, per i Medici di Medicina Generale" non massimalisti si rendono obbligatorie "ulteriori ore da svolgere in Casa di Comunità" o nel distretto sanitario. "Se non si invertirà immediatamente la rotta, - si legge nella petizione che sta circolando in tutta Italia - è facilmente prevedibile come quel burnout che già ha colpito troppi di noi, diventerà il burnout di un'intera categoria".
    "Sempre meno laureati sceglieranno la professione del Medico di Medicina Generale. - prosegue il documento - Sempre più colleghi troveranno il sistema di andare in pensione prima del previsto. La crisi che ha colpito negli ultimi anni la Medicina Generale, determinando in un decennio la perdita del 25% dei professionisti in servizio attivo, non farà che aggravarsi.
    Tutto ciò inevitabilmente si ripercuoterà sulla qualità dell'assistenza ai nostri pazienti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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