Un network pubblico-privato
coordinato dal professor Marco Radi dell'Università di Parma si
occuperà dell'identificazione e dello sviluppo di farmaci
antivirali innovativi ad ampio spettro d'azione per la difesa
dalle minacce virali emergenti. Lo stabilisce il progetto
Panviride, del cui partenariato fa parte anche l'Università di
Sassari.
La Fondazione Inf-Atc, nata nell'ambito del Pnrr dedicato
alle malattie infettive e alle minacce emergenti, ha annunciato
il finanziamento di 2 milioni di euro per il progetto di ricerca
farmaceutica multidisciplinare, che propone una risposta
strategica e innovativa alle sfide virali emergenti mediante lo
sviluppo di antivirali ad ampio spettro d'azione. Panviride
permetterà di creare delle soluzioni terapeutiche flessibili,
che possano agire tempestivamente per limitare la diffusione di
virus emergenti e curare quelle malattie per cui non sono ancora
disponibili terapie efficaci.
Al progetto biennale partecipano, oltre al coordinatore,
l'azienda farmaceutica italo-americana Virostatics, i cui
laboratori si trovano a Tramariglio, e le Università di Perugia,
Pisa, Salerno, Catanzaro e Sassari. Le competenze messe in campo
dal Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Farmacia dell'ateneo
sassarese saranno di tipo farmacologico, chimico-fisico,
organico e biochimico, necessarie per lo sviluppo di farmaci
innovativi.
Il finanziamento consentirà al consorzio di reclutare giovani
ricercatori, di valorizzare le ricerche già in fase avanzata ed
esplorare promettenti approcci innovativi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA