di Raniero Nanni
Arriva una possibile arma in più a
disposizione dei medici per la diagnosi precoce dei tumori
urologici, quelli di vescica, rene e prostata. Si tratta di un
naso elettronico (e-Nose) in grado di 'fiutare' l'urina e di
dare un responso affidabile su queste patologie, con percentuali
di precisione che oscillano dal 71,8% all'89,4%. Per la ricerca
su questo dispositivo innovativo Manuela Costantini, giovane
medico ricercatore dell'Urologia dell'Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena (Ire), ha ricevuto la menzione speciale in medicina
di precisione alla 13/ma edizione del prestigioso "Taobuk
Festival SeeSicily" a Taormina. I risultati dello studio sono
stati pubblicati sulle riviste Cancers e Biosensor Basel.
"L'idea - spiega - mi è venuta dopo gli esperimenti condotti
anni fa da alcuni ricercatori sull'olfatto dei cani, che
riescono a fiutare gli odori del melanoma e del tumore alla
prostata. Dato che utilizzare gli animali in ospedale in maniera
sistematica per questo tipo di esperimenti non è una cosa
semplice, ho scelto un naso elettronico portatile, di quelli
attualmente in commercio, per i test in campo urologico".
L'e-Nose usato da Costantini, ricorda la ricercatrice, "possiede
32 sensori che, una volta esposti al campione di urina,
subiscono variazioni rilevate da algoritmi di riconoscimento
come specifica impronta olfattiva. Nello studio sono stati
coinvolti 600 casi di tumori e altrettanti casi di controllo,
quindi sani. Questo dispositivo - osserva Costantini - è
riuscito a distinguere il paziente sano da quello malato, di
tumore alla prostata o al rene, con una precisione che arriva
all'89,4%. L'auspicio è che questi test si diffondano su larga
scala: c'è uno spiraglio in questa direzione" Il prossimo passo
dello studio, conclude la ricercatrice dell'Ire, sarà valutare
l'attendibilità dei test anche per il tumore della vescica, "che
sono appena cominciati". Costantini si è detta "molto
soddisfatta e lieta di aver ricevuto questo riconoscimento, che
premia i nostri sforzi per migliorare la qualità della vita dei
pazienti attraverso una diagnosi precoce dei tumori urologici".
I tumori urologici sono frequenti e aggressivi. Il cancro al
rene è il 9° tumore più comunemente diagnosticato nella
popolazione di tutto il mondo. Il cancro alla prostata è tra i
tumori più diffusi nel mondo, rappresentando il 3° tumore più
diagnosticato nella popolazione maschile: le stime, parlano di
più di 40 mila nuovi casi l'anno in Italia, circa un uomo su 8
ha probabilità di ammalarsi nel corso della vita. Fortunatamente
una diagnosi precoce e un tempestivo intervento medico sono in
grado di ridurre la mortalità di queste neoplasie. I risultati
si sono rivelati promettenti. Infatti, per il tumore renale il
livello di sensibilità del test, e cioè la capacità di
individuare i veri positivi, è risultata del 71,8%, mentre il
livello di specificità, e cioè la capacità di individuare i veri
negativi, è stata del 89,4%; per il tumore della prostata la
sensibilità del test ha raggiunto l' 82,7% e la specificità l'
88,5%".
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