Il Policlinico di Palermo ha
prorogato il piano di recupero delle liste d'attesa in scadenza
il prossimo 31 luglio. Le azioni avviate lo scorso mese di
aprile per potenziare l'offerta sanitaria, incrementando le
prestazioni ambulatoriali e di ricovero, hanno ridotto ma non
smaltito del tutto le prestazioni prenotate dai cittadini. Da
qui la necessità di prolungare il Piano operativo adottato il 31
marzo scorso e finanziato con un milione di euro di fondi
regionali, dice una nota del Policlinico.
"Dai dati dei flussi informativi delle prestazioni ambulatoriali
emerge in modo evidente - afferma il commissario straordinario
dell'Azienda universitaria, Maurizio Montalbano - la quantità di
volumi complessivi che non sono stati ancora erogati".
Le liste d'attesa e l'attività libero professionale sono state
al centro dell'incontro che si è svolto questa mattina presso
l'Accademia delle Scienze con i Direttori dei Dipartimenti e
delle unità operative. "Ho chiesto - spiega Montalbano - ai
Direttori dei Dipartimenti, delle unità operative, alla
Direzione sanitaria di presidio e alla Commissione paritetica
ALPI, che ha come nuovo presidente il Professore Giuseppe
Gallina, di accertare la coerenza dei volumi di attività ed
eventualmente porre in essere le necessarie misure volte a
garantire un corretto rapporto tra le prestazioni rese in regime
di libera professione e in regime istituzionale e assicurare la
tempestività dei servizi e il rispetto dei tempi massimi di
attesa".
Delle 29.000 prestazioni fotografate al 31 marzo scorso ne sono
state smaltite 6mila.
Secondo il monitoraggio svolto dal coordinatore del CUP
aziendale, Nicolò Napoli, sull'andamento degli incrementi delle
prestazioni in regime istituzionale, gli ambulatori afferenti a
21 delle 57 unità operative aziendali hanno ridotto in una
percentuale tra il 15 e il 20 per cento il numero di prestazioni
che andavano fuori dai tempi garantiti. Le venti unità
operative che hanno ridotto i tempi di attesa sono: Chirurgia
generale a indirizzo oncologico, Breast unit, Chirurgia generale
d'urgenza, Chirurgia pediatrica, Ortopedia, Ginecologia con
chirurgia mininvasiva, Urologia, Chirurgia plastica, Medicina
interna con stroke, Nutrizione clinica, Pneumologia, Medicina
interna e Dislipidemie genetiche, Malattie infettive, Medicina
interna di area critica, ,Nefrologia e dialisi, Terapia del
dolore, Utic, Medicina d'urgenza Odontoiatria e Stomatologia,
Neurofisiopatologia, Neuroradiologia interventistica.
Quanto agli ambulatori delle altre 36 unità operative
apparentemente "meno virtuose" è importante sottolineare che
hanno già dei tempi di attesa tra i 30 e i 70 giorni, che,
dunque, rientrano nei parametri, dice la nota.
"In presenza di tempi di attesa oltre gli standard fissati dalle
norme, l'Azienda - conclude Montalbano - procederà a ridefinire
con i professionisti i volumi concordati di attività libero
professionale fino al ristabilimento del diritto di accesso alle
prestazioni nei tempi massimi previsti per l'attività
istituzionale".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA