Dopo i risultati ottenuti nella
cura di Filomena Lamberti, prima donna sfregiata con l'acido in
Italia, anche Maria Antonietta Rositani, vittima di violenza, è
rinata grazie a 'RigeneraDerma' che offre a 500 persone la cura
gratuita delle cicatrici con la metodologia 'Biodermogenesi'.
Partner è l'università di Verona.
Nel 2019 la donna calabrese scampò al tentato omicidio con
il fuoco da parte dell'ex marito, riportando ustioni sul 50% del
corpo. Dopo 20 mesi tra terapia intensiva e interventi
chirurgici Maria Antonietta Rositani aveva ustioni diffuse sugli
arti inferiori, con fibrosi estese che le rendevano difficile il
movimento.
"Rischiavo la sedia a rotelle, ora rincorro felice la mia
nipotina", dice. Il suo caso è stato presentato al primo
congresso di "Benessere sanitario e sociale", a Isola delle
Femmine (Palermo). "Grazie all'ecografia abbiamo osservato che
tutti gli strati cutanei, persino quello muscolare, hanno
ottenuto un miglioramento con le cure - spiega Salvatore
Marafioti, senologo, chirurgo generale ed estetico -. In alcune
zone abbiamo rilevato la comparsa del reticolo venoso
superficiale e la ricrescita dei peli. Un risultato che ci ha
sorpresi".
"Sono diventata simbolo della lotta contro la violenza di
genere - dice Rositani - ma le vittime vanno aiutate
concretamente come ha fatto con me 'Biodermogenesi©'. Ho
conosciuto il male, ma ho ricevuto l'affetto e il sostegno di
tante persone".
"Il 14 novembre inizierà le cure pro bono, Pinky, la donna di
origini indiane, nata e residente in Italia, data alle fiamme
davanti ai figli di 2 e 5 anni dall'ex marito - annuncia
Maurizio Busoni, docente del master di medicina estetica a Roma
Tor Vergata e all'Università di Barcellona e responsabile
'RigeneraDerma' -. L'inizio delle sue terapie coincide con
l'apertura a Mombay di un centro terapeutico Biodermogenesi© per
donne ustionate e aggredite con acido. La nostra prima paziente
in India è Sneha Javale, scelta dalla Bbc per il coraggio e la
voglia di una vita normale nonostante l'aggressione con acido.
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