Stabilire lo stato dell'arte della
ricerca clinica e traslazionale nel tumore al seno e anticipare
le sfide future tra innovazioni e opportunità sono gli obiettivi
del convegno Prato Breast, che si è aperto oggi con 40 esperti
italiani alla Camera di Commercio e che prosegue anche domani 19
aprile. Presenti Maria Teresa echi, direttore sanitario
dell'Ospedale Santo Stefano di Prato e Luisa Fioretto direttore
del Dipartimento Oncologico dell'Asl Toscana Centro. Prato
Breast è organizzato dalla Società Oncologia medica del Santo
Stefano ed è promosso da Accademia Nazionale di Medicina, con la
collaborazione della Fondazione Sandro Pitigliani, che da anni
sostiene le attività di ricerca del gruppo oncologico pratese.
In apertura è stato ricordato Angelo Di Leo, medico e
scienziato di fama mondiale che con la sua visione e la sua
guida ha posto le basi fondanti dell'oncologia a Prato, con una
lettura della professoressa Martine Piccart, docente ordinario
all'Università libera di Brussels.
Ogni anno, riporta una nota sull'iniziativa, "in Italia
circa 55.900 persone si ammalano di tumore alla mammella, la
neoplasia più frequente nella donna e la prima causa di morte,
con 15.500 decessi solo nel 2022. Nell'ultimo decennio i grandi
progressi nella prevenzione e le nuove terapie hanno ridotto
gradualmente la mortalità per questa patologia. Le novità attese
per il prossimo futuro aumentano ulteriormente la speranza per
migliaia di pazienti, ma comportano anche nuove sfide per la
comunità oncologica, che dovrà gestire una materia sempre più
complessa".
Il convegno, diretto da Laura Biganzoli, direttore di
Oncologia a Prato e da Luca Malorni, direttore del Laboratorio
Traslazionale, gli esperti, che rappresentano le maggiori realtà
oncologiche nazionali, discutono su "i controversi aspetti del
trattamento sistemico nella malattia in stadio precoce, i
bisogni delle popolazioni speciali, le evidenze che riguardano
l'uso degli anticorpi coniugati e dell'immunoterapia, fino alle
nuove prospettive della genomica tumorale e del trattamento dei
tumori endocrino-resistenti".
Da oltre vent'anni, conclude il comunicato, "il gruppo
dell'oncologia pratese rappresenta un punto di riferimento per
le pazienti affette da tumore della mammella, sia a livello
regionale che nazionale. Accanto a questa missione di cura,
l'oncologia di Prato ha storicamente coltivato un forte impegno
nella ricerca scientifica, grazie anche al fondamentale
contributo della Fondazione Sandro Pitigliani, diventando nel
tempo un centro di ricerca noto a livello internazionale
nell'ambito del tumore della mammella".
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