Dal 20 maggio il kit necessario per
effettuare lo screening del colon-retto sarà disponibile
gratuitamente in tutte le farmacie pubbliche e private degli
ambiti territoriali di Lucca, Livorno e Pisa e della Versilia,
grazie all'intesa tra Confservizi Cispel Toscana e Federfarma
Toscana. "Lo screening con la ricerca del sangue occulto nelle
feci - ha spiegato il direttore sanitario dell'Asl, Giacomo
Corsini - è un intervento di sanità pubblica di dimostrata
efficacia in termini di riduzione di mortalità per la neoplasia
e nel nostro territorio il programma di screening è attivo in
tutte le zone e offerto a tutti i residenti tra 50 e 70 anni,
invitati mediante lettera personale a effettuare il test".
I soggetti risultati negativi ricevono l'esito direttamente
a casa, e quelli risultati positivi sono invitati a sottoporsi a
esami di approfondimento per indagare le cause. Un impegno
quotidiano che viene rafforzato con l'aiuto delle farmacie
presenti capillarmente sul territorio. Questo tipo di
prevenzione, assicura l'azienda sanitaria, "consente di
intercettare il tumore fin dai primi stadi, permettendo la
massima efficacia dei percorsi di cura: la consegna dei kit
potrà avvenire in tutti gli ambiti territoriali, fatta eccezione
al momento per le zone Apuane e Lunigiana, dove nonostante
l'ampia disponibilità delle farmacie pubbliche e private si
registra difficoltà con l'attuale organizzazione e
configurazione dei gestionali di screening ma l'auspicio è di
risolvere il problema entro giugno". Secondo Nicola Perini,
presidente di Confservizi Cisepl Toscana, "il kit per lo
screening gratuito in farmacia "è perfettamente coerente con lo
sviluppo della farmacia dei servizi, una farmacia sempre più
integrata nei percorsi di cura della Asl, vicina alle esigenze
dei cittadini, soprattutto quelli più anziani, e sempre più
capillarmente diffusa sul territorio toscano", mentre Elio
Rossi, presidente di Federfarma Toscana, assicura che si sta già
"lavorando con la Regione per un'implementazione che preveda
anche la possibilità di riconsegna dei campioni nelle farmacie,
in modo da abbattere le difficoltà di partecipazione allo
screening".
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