Con una specifica delibera di fine
dicembre, la Regione Veneto ha voluto rafforzare le attività
relative alla sorveglianza delle sindromi simil-influenzali
causate da patogeni respiratori a potenziale carattere
pandemico, in linea con gli obiettivi strategici già delineati
nell'ambito del Piano pandemico regionale 2021-2023. Lo comunica
oggi la Direzione Prevenzione regionale.
La pandemia ha confermato l'imprevedibilità della diffusione
di patogeni capaci di causare epidemie o pandemie, e la
necessità di essere pronti ad attuare tutte le misure per
contenerli sul piano locale, nazionale e globale. Per questo
motivo - aggiungono i tecnici regionali - è necessario disporre
di differenti sistemi di sorveglianza e di allerta rapida, che
consentano di avere una rappresentatività epidemiologica e
virologica dei patogeni circolanti nel nostro territorio durante
tutto l'anno, così come previsto dal Piano Pandemico Nazionale e
Regionale, con l'obiettivo prioritario di identificare
tempestivamente segnali di allerta e monitorare la circolazione
dei principali patogeni di interesse.
Il sistema di sorveglianza dei casi di sindromi simil
influenzali (Ili), denominato "RespiVirNet", si basa su una rete
di "medici sentinella" costituita da medici e pediatri di base
reclutati dalle Aziende Ulss su base volontaria, che segnalano
quanti casi hanno osservato tra i loro assistiti ogni settimana.
Insieme ad altri medici nel territorio e negli ospedali,
collaborano inoltre alla raccolta di campioni biologici per
conoscere quali virus stanno circolando.
La raccolta e l'elaborazione dei dati è effettuata
dall'Istituto Superiore di Sanità, che produce un rapporto
settimanale sull'andamento e sulla circolazione dei diversi
patogeni respiratori. La Regione, seguendo le raccomandazioni
del Ministero della Salute, manterrà attivo il sistema durante
tutto l'anno, consentendo di identificare eventuali anomalie
anche al di fuori del periodo stagionale tipico.
La programmazione dell'attività di sorveglianza prevista
dalla Regione è allineata con i parametri di rappresentatività
statistica previsti dal Ministero della Salute e dall'Iss (144
medici per la sorveglianza epidemiologica, di cui 72 anche per
quella virologica). Tali indicazioni sono state comunicate alle
Aziende Sanitarie.
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