Manca il personale per avviare a
Padova il Centro di diagnosi preimpianto (Pgt Unit) per la
fecondazione assistita, del quale a gennaio si sono conclusi i
lavori di realizzazione. Lo sottolinea in una nota
L'Osservatorio malattie rare, dando conto della mobilitazione di
20 associazioni di pazienti nazionali dal titolo #OPENPGTPADOVA.
Il laboratorio, attrezzato e funzionante, annovera al momento
un medico genetista condiviso e tre biologi borsisti, che non
possono espletare alcuna procedura diagnostica. "Da mesi -
apiega Daniela Zuccarello, medico genetista dell'Azienda
Ospedale Università di Padova - è stata fatta istanza alla
Regione Veneto di fornire la dotazione di personale minima
necessaria: un medico genetista, due biologi specialisti in
genetica, due tecnici di laboratorio biomedico, un
amministrativo, ma tutte le richieste sono cadute nel vuoto.
Allo stato attuale, nonostante il grande impegno dei genetisti
locali e di tutto il management dell'Aou, nessuno ha fornito una
risposta certa su quando verrà assegnato tale personale,
lasciando la struttura in un limbo di rinvii a data da
destinarsi".
Federica Chiara, presidente dell'Associazione Linfa OdV,
associazione che si occupa di neurofibromatosi e che promuove
l'appello, si dice "assolutamente convinta che gli organismi
alla Direzione Sanitaria della Regione Veneto siano consci
dell'importanza dell'Unità Pgt di Padova e della complementarità
che riveste nei percorsi di assistenza dedicati alle malattie
rare. Per questa ragione auspico un intervento a breve termine
della Regione, mirato a rendere operativa l'unità Pgt come
realtà di riferimento funzionale nel panorama della Rete
Italiana di Centri pubblici di Pgt, di cui saremo certamente
fieri".
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