Al Museo diocesano di
Cortona (Arezzo) nuovo allestimento e nuova illuminazione della
sala Luca Signorelli, interamente dedicata al pittore
rinascimentale (Cortona 1441- Cortona 1523), dove è visibile la
collezione di 11 opere, capolavori che da un secolo sono qui
conservati. La sala, conservando l'ordinamento museografico, è
stata allestita sostituendo i punti luce con moderni corpi
illuminanti collocati in basso, nascosti in strutture che fanno
anche da distanziatori protettivi, e che sono provvisti di una
finestra retro illuminata dove è stata inserita una didascalia
ragionata per ogni dipinto esposto. Un modo per esaltare la
leggibilità delle tavole dipinte.
Il progetto di valorizzazione, autorizzato dalla
Soprintendenza, serve a custodire e rendere fruibile al
visitatore le opere ed è stato guidato dalla direttrice
dell'Ufficio Beni culturali della diocesi Serena Nocentini.
Decisivo il contributo dei fondi dell'8Xmille e di Opera
Laboratori.
"Custodire opere d'arte è patrimonio e responsabilità della
Chiesa e delle nostre comunità ecclesiali - spiega il vescovo
Andrea Migliavacca -. In questo orizzonte Cortona ha la fortuna
di conservare 11 capolavori di Luca Signorelli e della sua
bottega, del quale ricorrono quest'anno i 500 anni dalla morte.
Non resta che farmi pellegrino coi pellegrini e turista coi
turisti per conoscere e ammirare questo importante patrimonio
d'arte".
Per l'occasione è stato realizzato un catalogo in italiano e
inglese intitolato "Luca Signorelli e 'la grazia della
invenzione'", edito da Sillabe, che accoglie i contributi di
Antonio Natali, Serena Nocentini, Simone Allegria, Patrizia
Rocchini. La nascita del Museo è da riferirsi alle celebrazioni
del 1923 per il quarto centenario della morte di Luca
Signorelli. In tale occasione il Capitolo acconsentì che le
migliori opere del pittore cortonese fossero riunite nella
chiesa superiore del Gesù, ormai adibita a battistero della
Cattedrale. La raccolta venne inaugurata l'11 ottobre 1925.
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