Un nuovo, inedito percorso
espositivo alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, che amplia
il panorama della pittura veneta del Cinquecento con l'apertura
di sei nuove sale poste lungo la Loggia palladiana, spazio
realizzato su progetto dell'architetto vicentino.
L'inaugurazione è in programma giovedì 16 marzo.
Riaperta al pubblico il 28 aprile 2021, dopo un restauro di
due anni, la loggia viene ora riallestita con 50 opere d'arte,
tra cui alcune presentate per la prima volta, che raccontano un
periodo importante dell'arte veneta e italiana, dai primi
decenni del Cinquecento fino ai primi anni del Seicento. Per
l'occasione alcuni dipinti sono stati sottoposti a interventi di
manutenzione straordinaria realizzati in parte dalle funzionarie
restauratrici interne al museo, Francesca Bartolomeoli e
Cristiana Sburlino, e in parte da ditte private.
Per la prima volta nella storia delle Gallerie viene dedicato
un intero spazio alla produzione di Jacopo Bassano e della sua
fiorente bottega, con capolavori come l'"Ecce homo" e il "Riposo
dalla Fuga in Egitto", mai esposti prima, o il "Miracolo
dell'acqua" in prestito dal Castello Reale di Varsavia.
Il riallestimento delle sale al primo piano (dalla XII alla
XVI), è stato condotto secondo il progetto scientifico curato da
Roberta Battaglia e Giulio Manieri Elia, con la collaborazione
di Michele Nicolaci, nell'ambito della revisione complessiva del
percorso del museo, grazie ai lavori di restauro architettonico
al primo piano diretti dall'architetta Ilaria Cavaggioni per il
Segretariato regionale del MiC per il Veneto.
"L'attuale apertura di nuove sale - osserva il direttore
Manieri Elia - va considerata nel quadro complessivo
dell'opportunità unica di ripensare il percorso
storico-artistico, sanando alcuni passaggi o nodi critici nella
costruzione narrativa. Un'occasione per dare alle raccolte del
museo nuova chiarezza e coerenza espositive, in linea con la
storia e la missione educativa originaria delle Gallerie
dell'Accademia".
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