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Gallerie Accademia, nuovo percorso nella Loggia palladiana

Gallerie Accademia, nuovo percorso nella Loggia palladiana

Allestimento con 50 opere venete e italiane del '500 e '600

VENEZIA, 03 marzo 2023, 14:48

Redazione ANSA

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Un nuovo, inedito percorso espositivo alle Gallerie dell'Accademia di Venezia, che amplia il panorama della pittura veneta del Cinquecento con l'apertura di sei nuove sale poste lungo la Loggia palladiana, spazio realizzato su progetto dell'architetto vicentino.
    L'inaugurazione è in programma giovedì 16 marzo.
    Riaperta al pubblico il 28 aprile 2021, dopo un restauro di due anni, la loggia viene ora riallestita con 50 opere d'arte, tra cui alcune presentate per la prima volta, che raccontano un periodo importante dell'arte veneta e italiana, dai primi decenni del Cinquecento fino ai primi anni del Seicento. Per l'occasione alcuni dipinti sono stati sottoposti a interventi di manutenzione straordinaria realizzati in parte dalle funzionarie restauratrici interne al museo, Francesca Bartolomeoli e Cristiana Sburlino, e in parte da ditte private.
    Per la prima volta nella storia delle Gallerie viene dedicato un intero spazio alla produzione di Jacopo Bassano e della sua fiorente bottega, con capolavori come l'"Ecce homo" e il "Riposo dalla Fuga in Egitto", mai esposti prima, o il "Miracolo dell'acqua" in prestito dal Castello Reale di Varsavia.
    Il riallestimento delle sale al primo piano (dalla XII alla XVI), è stato condotto secondo il progetto scientifico curato da Roberta Battaglia e Giulio Manieri Elia, con la collaborazione di Michele Nicolaci, nell'ambito della revisione complessiva del percorso del museo, grazie ai lavori di restauro architettonico al primo piano diretti dall'architetta Ilaria Cavaggioni per il Segretariato regionale del MiC per il Veneto.
    "L'attuale apertura di nuove sale - osserva il direttore Manieri Elia - va considerata nel quadro complessivo dell'opportunità unica di ripensare il percorso storico-artistico, sanando alcuni passaggi o nodi critici nella costruzione narrativa. Un'occasione per dare alle raccolte del museo nuova chiarezza e coerenza espositive, in linea con la storia e la missione educativa originaria delle Gallerie dell'Accademia".
   

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