Una segnaletica informativa
storico-artistica sta per arricchire molti beni culturali in
diversi territori comunali dell'area metropolitana. È il
Progetto Cartigli metropolitani promosso dalla Città
metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena,
in collaborazione con il Segretariato regionale per
l'Emilia-Romagna del Ministero della Cultura, l'Arcidiocesi, il
Comune di Bologna, i Comuni del territorio con le Unioni di
Comuni e i Distretti culturali. Il cartiglio utilizzato è quello
di forma ovale su sfondo marrone che dal 1997, a Bologna,
identifica le eccellenze storico-artistico-monumentali pubbliche
e private.
Questa novità è già riscontrabile nella produzione dei testi
dei cartigli dei Comuni che per primi hanno ultimato la
mappatura - che complessivamente su area metropolitana nel 2024
ammonta a oltre 600 beni - e l'individuazione dei beni su cui
saranno apposti i cartigli. Si tratta di Calderara di Reno,
Crevalcore, Granarolo, Castenaso, Alto Reno Terme, Sasso
Marconi, Monghidoro e Loiano: i cartigli pronti di questi Comuni
sono oltre un centinaio, di cui 85 prossimi alla stampa. Un
elemento di forte innovazione è il collegamento alla mappa
interattiva Tourer.it (www.tourer.it) realizzata dal
Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per
l'Emilia-Romagna: ogni cartiglio sarà accompagnato da un QrCode
che rinvia alla mappa interattiva, dove è possibile trovare una
ricca scheda informativa sul bene, sempre aggiornata e che
rimanda anche alla bibliografia.
La partecipazione dell'Arcidiocesi al Progetto Cartigli
metropolitani si inserisce nelle attività di valorizzazione del
patrimonio culturale ecclesiastico, che si propone di far
conoscere edifici ed opere d'arte "quale esperienza viva,
testimonianza dei luoghi di fede sul nostro territorio ed
occasione di respiro spirituale".
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