E' un appuntamento da non perdere il
concerto che i Berliner Philharmoniker con loro direttore
musicale Kirill Petrenko terranno a Roma per il pubblico di
Santa Cecilia nell'Auditorium Parco della Musica il 21 novembre
alle 21, unica data italiana ed evento conclusivo del Romaeuropa
Festival. La prestigiosa orchestra tedesca torna nella capitale
dopo 17 anni e chiuderà con questo spettacolo la sua tournée
europea. Petrenko, che sale sul podio dell'Accademia Nazionale
per il terzo anno consecutivo, ha diretto l'orchestra ceciliana
in tre serate lo scorso ottobre. Il programma del concerto
prevede la Sinfonia n. 3 "Scozzese" di Felix Mendelssohn e la
Sinfonia n. 10 di Dmitri Šostakovič.
L'esibizione, in collaborazione con l'Ambasciata della
Repubblica Federale di Germania, vuole essere un messaggio di
solidarietà, speranza e fratellanza in ricordo di tutte le
vittime del covid. "Quando lo scorso anno la pandemia ha
raggiunto l'Europa - ha detto l'ambasciatore Viktor Elbling -
l'Italia fu colpita per prima, e molto duramente. Nessuno
dimenticherà le numerose vittime. Le immagini di Bergamo, e
anche quelle delle cittadine e dei cittadini italiani che sui
loro balconi e nei loro salotti suonavano manifestando la loro
fiducia nel futuro, rimarranno impresse nella nostra memoria. La
Germania e l'Italia, in qualità di paesi fondatori della
comunità europea, sono stati determinanti per l'integrazione
europea. E anche oggi questi due paesi sentono una particolare
responsabilità nei confronti dell'Europa". La sovrintendente
dell'orchestra Andrea Zietzschmann: "Con questo concerto
vogliamo dimostrare il nostro profondo legame con l'Italia. In
qualità di ambasciatori musicali della Germania, i Berliner sono
un segno di speranza per un futuro sempre più positivo per la
vita culturale europea. Soltanto lavorando insieme saremo in
grado di elaborare il lutto per le vittime della pandemia e
rimettere al centro della società la cultura".
Per Michele dall'Ongaro, presidente di Santa Cecilia, "il
ritorno dei Berliner è una grande notizia, non solo per Roma, ma
per il nostro Paese. Siamo certi che la musica sia il miglior
veicolo per testimoniare la solidarietà e l'amicizia tra i
nostri popoli".
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