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Shoah, marcia della memoria per 261 ebrei deportati a Genova

Shoah, marcia della memoria per 261 ebrei deportati a Genova

Un migliaio in corteo per l'80mo anniversario dalla deportazione

GENOVA, 02 novembre 2023, 19:33

Redazione ANSA

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Un migliaio di persone ha partecipato alla marcia della memoria organizzata nel centro di Genova dalla Comunità di Sant'Egidio, insieme alla Comunità ebraica cittadina e al Centro culturale Primo Levi in ricordo dell'ottantesimo anniversario dalla deportazione di 261 ebrei genovesi durante la seconda guerra mondiale, di cui solo 20 fecero ritorno a casa. 'Non c'è futuro senza memoria - 3 novembre 1943': è stato lo striscione d'apertura del corteo dalla sinagoga a Galleria Mazzini davanti ai gonfaloni della Regione Liguria, della Città metropolitana e del Comune di Genova, mentre sono stati alzati cartelli con i nomi dei campi di concentramento come Bergen-Belsen, Dachau, Ravensbruck, Mauthausen, Risiera di San Sabba, Fossoli, Auschwitz, Buchenwald e Treblinka.
    "Il novembre 1943 a Genova in Galleria Mazzini fu arrestato il rabbino Riccardo Pacifici - ricorda il responsabile della Comunità di Sant'Egidio in Liguria Andrea Chiappori - e avvenne la retata nella sinagoga da cui ebbe inizio il rastrellamento degli ebrei in città". "Ricordiamo una delle pagine più buie della nostra storia - commenta il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. E poche settimane fa, appena è accaduto l'ignobile attacco alle popolazioni vicine alla striscia di Gaza da parte dei terroristi di Hamas, la prima cosa che abbiamo voluto fare è stata quella di manifestare tutta la solidarietà e vicinanza allo Stato di Israele". "Ricordiamo una delle più ignobili pagine della storia di Genova, - afferma il vicesindaco Pietro Piciocchi - della quale a distanza di molti anni resta immutata la vergogna". "La memoria dev'essere il pane quotidiano, ricordare l'accaduto oggi è molto più importante perché stanno accadendo cose molto gravi in Medio Oriente - ammonisce la scrittrice e testimone della Shoah Edith Bruck -, una cosa dolorosa che rischia di non finire presto, risorge l'eterno antisemitismo, che non è mai stato sradicato del tutto".
   

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