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Scuola: protesta Pas Marche, pagano sempre i giovani

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Scuola: protesta Pas Marche, pagano sempre i giovani

Non è dimostrato che contagi avvengano a scuola

ANCONA, 26 febbraio 2021, 11:56

Redazione ANSA

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Il Comitato Priorità alla Scuola protesta per la decisione, annunciata ieri, di riportare la Dad al 100% nelle scuole superiori delle Marche e nelle seconde e terze medie delle province di Ancona e Macerata, a fronte di un aumento di contagi tra i giovani. "Il diritto all'Is𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 è un diritto fondamentale al pari del diritto alla Salute e non tollera di essere nuovamente compresso in maniera generalizzata, laddove i dati non sono chiari o comunque laddove il rischio è limitato al pari di altri settori" si legge in una nota del Comitato. Secondo Pas i dati sui quali si stanno basando le proposte di chiudere le scuole "non sono chiari: riguardano studenti positivi, ma non distinguono tra contagi avvenuti a scuola e contagi avvenuti altrove. Lo stesso numero di classi in quarantena (2% a livello regionale) non è indicativo del numero di contagi avvenuti in ambiente scolastico, bensì della circolazione del virus nel territorio". Gli stessi dati "non incidono in maniera preminente: dai dati disponibili a livello regionale i contagi in setting scolastico incidono per circa il 6% (percentuale inferiore rispetto al picco di novembre) con numeri in assestamento da circa 10 gg". E infine "non sono comprovati: il legame tra l'apertura della scuola e l'innalzamento dei contagi non può essere in alcun modo provato (pensiamo al diverso andamento tra le province marchigiane), mentre si può notare al contrario un nesso tra zona gialla, socialità e recrudescenza della trasmissione del virus sia nel periodo di natale (quando le scuole erano tutte chiuse) sia adesso". Il Comitato Pas chiede che la scuola "sia l'ultima a chiudere, limitatamente alle aree caratterizzate da maggiore incidenza, e che venga chiusa soltanto se anche le restanti attività a rischio vengono sospese; chiusure mirate di istituti interessati da focolai; potenziamento degli screening, "come richiesto ostinatamente anche da tanti sindaci de territorio"; la vaccinazione del personale docente "subito, dando priorità a quello più a rischio (persone con patologie, personale scuola infanzia e di sostegno, over 55)"; l'integrazione dei protocolli relativi alla trasmissione dei dati dagli Istituti Scolastici all'Asur "specificando se si tratta di contagi avvenuti a scuola oppure in ambiente esterno".
   

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