Attori in carne ed ossa, ombre,
teli che nascondono luci, e ancora attori, ombre e note
musicali. E' onirico e coinvolgente l'ultimo spettacolo
realizzato dalla Compagnia Controluce, tra le più famose
compagnie di teatro di figura in Europa e non solo, al fianco
dell'Accademia dei Folli, 'Don Chisciotte e Donna Alonza',
andato in scena in prima assoluta ieri e oggi alla Casa del
Teatro Ragazzi di Torino. Cinque minuti di applausi da parte di
un pubblico rapito hanno decretato, ancora una volta, il
successo di un'opera di ombre, un genere 'antico', ma che non
smette di comunicare la magia dello spettacolo dal vivo anche ad
un pubblico contemporaneo, abituato a ben altri intrattenimenti
di tipo tecnologico.
Magia resa dalla bravura collaudata da 30 anni di attività
del registi del gruppo Controluce, Corallina De Maria, che ha
anche disegnato le ombre, Alberto Jona e Jenaro Melendrez Chas.
Compagnia che in questi decenni ha portato i suoi spettacoli
anche in Cina e in Giappone, i paesi nei quali quel genere di
spettacolo è patrimonio collettivo, ma anche dal fantastico
testo scritto appositamente dal Premio Strega 2009 Tiziano
Scarpa.
"Non tutti ricordano che Aldonza, nel romanzo di Cervantes,
è il vero nome di Dulcinea - spiega Scarpa -. Insieme a Teresa
Panza, la moglie di Sancio, Aldonza si mette alla ricerca di Don
Chisciotte e del suo scudiero. Vuole incontrare per la prima
volta l'uomo che va in giro a parlare troppo bene di lei, e che
l'ha indotta a cambiare sé stessa per essere all'altezza della
sua fama. Teresa vuole raggiungere suo marito, perché durante
l'assenza di Sancio le sue proprietà sono state razziate e i
suoi figli sono stati sterminati da un criminale. Non sa ancora
che a liberare involontariamente quel malfattore è stato proprio
Don Chisciotte. Il quale, nel frattempo, insieme a Sancio si
ritrova a rivivere le esperienze del suo biografo, Miguel De
Cervantes. Lo spettacolo segue i viaggi paralleli di queste due
coppie".
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