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Alcuni ci sono nati, altri ci sono
cresciuti nei lunghi anni di villeggiatura estiva, altri ancora
lo hanno conosciuto da un po' di anni e poi hanno deciso di
restarci e di farne la propria casa. Scopello, località balneare
nei pressi di Castellammare del Golfo, nel Trapanese, tra la
Riserva dello Zingaro e gli spettacolari faraglioni, da mesi è
diventata la casa di Chiara Billitteri, 34 anni, Guido Cascio,
di 29, Silvia Rotolo, di 30, Lucrezia Orlando, di 34, Debora
Giampani, 37, che viveva in Svizzera, e dell'ungherese Gabor
Csepregi, di 36 anni, sposato con Claudia Patricolo, di 32.
Tutti e sette hanno in comune l'amore per la vita all'aria
aperta, per il mare e per la natura di questo territorio, il
desiderio di svolgere attività in compagnia e e la voglia di
provare a costruire qualcosa che aggiunga valore e nuove
opportunità al luogo in cui hanno deciso di vivere. Per questa
ragione, da un'idea di Chiara, giornalista e subacquea che ha
passato tutte le estati dell'infanzia e dell'adolescenza a
Scopello dove ormai vive, e Guido, di Castellammare, laureatosi
in economia a Pisa e tornato a lavorare e vivere nel suo borgo,
tutti assieme hanno deciso di dare vita a "Le vie di Scopello",
associazione di promozione sociale. "Per noi - spiega Chiara
Billitteri, presidente - Scopello è il posto più bello del
mondo, ci ospita ma non ci appartiene. Purtroppo, la sua
infinita bellezza non ha sempre corrisposto ad altrettante
attenzioni da parte di amministrazioni, cittadinanza e
imprenditori. E così, negli anni, è diventato sempre di più un
posto legato più al turismo di massa, con troppe attività di
ristorazione e poca cultura. Inoltre, non è in grado di
valorizzare le sue bellezze o di offrire spazi pensati per la
comunità, per la condivisione delle tradizioni, di arte e
cultura. Da qui - aggiunge Chiara - nasce il nostro desiderio di
riempire questi vuoti con spazi e opportunità di
intrattenimento, cultura e fruizione delle risorse storiche e
naturali per coloro che ci vivono da sempre, ma anche per chi ha
scelto di abitare in questo meraviglioso pezzo di Sicilia".
Promuovere Scopello, che con il suo bosco Ferdinando II di
Borbone aveva scelto come riserva reale per la caccia nel XIX
secolo, avendo però come obiettivo delle attività il rispetto
dei luoghi. "Vogliamo promuovere eventi culturali, organizzare
spettacoli - prosegue Chiara - A volte i turisti dopo aver fatto
il bagno ai faraglioni o aver visitato in poco tempo l'antico
baglio si aggirano e non hanno più cosa fare. Vorremmo provare
anche a guardare oltre e a mettere in piedi una rassegna da
calendarizzare in modo regolare, ogni anno". Intanto, l'uscita
ufficiale di presentazione de "Le vie di Scopello", è in
programma il 31 maggio e l'1 giugno: due giorni dedicati
all'enogastronomia, con degustazione di vini di Alcamo e
Castellammare del Golfo e spettacoli di contorno, trekking e
passeggiate, visite guidate del baglio e una piccola masterclass
per spiegare come si degusta il vino. "Sarà un modo per
presentarci alle istituzioni, alla comunità e ai tanti che hanno
scelto di vivere a Scopello tutto l'anno, un'iniziativa per dire
che ora ci siamo anche noi", conclude Chiara.
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