Il risarcimento alla figlia, ora
12enne, di Dina Dore, la donna di Gavoi uccisa il 26 marzo 2008
nel garage di casa, è a rischio. Due cause civili presentate
dalla madre e dalle due sorelle di Francesco Rocca, il dentista
condannato all'ergastolo in via definitiva come mandante
dell'omicidio della moglie, puntano a spogliare l'uomo di tutti
i beni dei quali è intestatario. A quel punto il risarcimento
garantito da una legge del 2018 agli orfani minorenni di
femminicidio non potrà essere assicurato alla figlia, nel
frattempo affidata a alla sorella della vittima, Graziella Dore.
Una vicenda che suona come una beffa per la ragazzina. Ne è
convinta Graziella, che con la figlia, Giulia Zurru, ha scritto
una lettera di denuncia al quotidiano L'Unione Sarda, che oggi
l'ha pubblicata. I due atti di citazione distinti sono stati
presentati dagli avvocati Giampaolo Mura e Giovanni Pinna
Parpaglia per conto della madre e delle due sorelle di Rocca
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