Una delle pittrici più talentuose e
di successo del barocco italiano, la cui vita e arte continuano
ancora oggi a essere fonte di ispirazione, sarà protagonista in
Gran Bretagna in primavera: alla National Gallery sarà allestita
per la prima volta una grande monografica dedicata ad Artemisia
Gentileschi, in programma dal 4 aprile al 26 luglio, e
intitolata semplicemente "Artemisia". Il progetto espositivo,
concepito dopo l'acquisizione da parte del museo londinese
dell'Autoritratto di Artemisia Gentileschi raffigurata come
Santa Caterina d'Alessandria (il primo dipinto dell'artista ad
entrare in una collezione pubblica del Regno Unito), prevede
l'esposizione di circa 30 opere della pittrice provenienti da
istituzioni pubbliche e collezioni private di tutto il mondo.
Un'autentica novità per il pubblico britannico, se si considera
che la maggior parte dei lavori presenti in mostra non sono mai
stati esposti in Inghilterra. Il percorso, che vuole delineare
la figura della pittrice a 360 gradi anche con lettere personali
scoperte di recente e documentare quanto la sua identità
personale sia strettamente intrecciata con la sua produzione
artistica, segue un ordine cronologico, a partire dai primi
dipinti di Artemisia, tra cui la sua prima opera firmata e
datata, Susannah and the Elders, realizzata dall'artista a 17
anni. Nell'esposizione anche lo straordinario confronto le due
versioni della più famosa e iconica composizione di Artemisia -
Judith beheading Holofernes, Giuditta che decapita Oloferne -,
quella conservata al Museo e Real Bosco di Capodimonte e quella
delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.
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