"Penso che il Regno Unito stia diventando la nuova Atlantide che sta lentamente affondando nelle acque grigie dell'Atlantico". Parola di Terry Gilliam, ospite alla quarta edizione del Matera Film Festival dove terrà in serata una Masterclass.
"Mi sono allontanato dagli Stati Uniti - continua il regista -, bruciandomi del tutto Hollywood, dopo che Bush è stato eletto per la seconda volta. Sono andato così in Gran Bretagna e quando ormai mi sentivo al cento per cento britannico, ovvero al cento per cento europeo, arriva la Brexit: una cosa paradossale".
Gilliam, tra i fondatori dei Monty Python e regista di Banditi nel tempo, Brazil, Le avventure del Barone di Münchausen, La leggenda del re pescatore e L'uomo che uccise Don Chisciotte, dice poi di questa sua ultima sofferta opera: "Don Chisciotte è davvero pericoloso perché ti entra in testa e non ne esce più. E questo con i suoi sogni che porta avanti nonostante le molte inevitabili cadute. Oggi però sono un po' triste perché non vive piu' dentro di me come prima".
Il suo film a cui è più affezionato? "Sicuramente Brasil, è quello che sarà sulla mia lapide. E questo perché è diventato importante per così tante persone.
Tideland è invece il film più paricolare di tutti quelli che ho fatto. È molto più low budget e il protagonista non è un uomo, ma una bambina. Questa è una grande differenza rispetto a tutti gli altri miei film. E pensare che quando l'ho ideato volevo rispecchiare il fanciullo che c'era in me e ho trovato che quel fanciullo era una ragazzina, come potete vedere sono molto moderno" dice il regista ridendo fragorosamente.
Il film non suo, ma che avrebbe voluto fare? "Quando ho visto il film di Clint Eastwood Unforgiven, molti anni fa, ero a New York, sono uscito dal cinema e ho subito detto: morirei per fare un film così bello".
Che rapporto c'è tra cinema e pittura? "Sono entrambe false. Sono solo una versione della realtà così come la percepisce l'autore dell'opera. La cosa che mi sorprende sempre è invece il fatto che ci siano tante persone che hanno la mia stessa visione delle cose".
Progetti futuri? "Sogno di fare un film in Italia dopo il Il Barone di Münchausen che è stato girato a Roma. Ho un forte legame con il vostro Paese dove ho anche una casa. Ho una nuova sceneggiatura, di cui sono molto orgoglioso, che è una satira comica sul mondo in cui viviamo in questo momento".
I Monty Python avrebbero il coraggio oggi di prendere in giro Maometto come fecero già con Gesù Cristo sollevando allora tantissime polemiche? "Non ne ho idea perché noi eravamo fondamentalmente cristiani e poi non prendevamo certo in giro il Cristo, ma i tic dei suoi seguaci. Insomma non sono musulmano e ci vorrebbe invece un regista di questa religione per scherzare sulla vita di Maometto".
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