In Italia, sottolinea l'Ocse
nell'Economic Outlook, il Pil ''è progredito dello 0,2% nel
quarto trimestre 2023, grazie ad investimenti importanti nel
settore della casa, prima del progressivo calo del credito
d'imposta detto 'superbonus' a fine anno, mentre i consumi
privati si contraevano''. "I recenti indicatori ad alta
frequenza - prosegue l'organismo parigino nella scheda
consacrata al nostro Paese - lasciano intravedere una crescita
modesta di breve termine. La fiducia dei consumatori è andata
migliorando nel corso degli ultimi mesi ma la produzione
manifatturiera, le vendite al dettaglio e la fiducia delle
imprese restano deboli". Quanto al lavoro, puntualizza
l'organismo internazionale, "malgrado il rallentamento della
crescita nel 2023, il tasso di disoccupazione resta storicamente
basso e l'aumento dei salari negoziato collettivamente è
cresciuto per attestarsi al 3% circa, il che dovrebbe sostenere
i redditi e i consumi privati nei prossimi quattro trimestri''.
Sempre secondo l'Ocse, il calo delle tariffe internazionali
dell'energia si è ''rapidamente'' riflesso sull'inflazione
italiana, che ''passata da oltre il 12% nel novembre 2022
all'1,2% a marzo 2024". "La stabilizzazione dei prezzi
dell'energia nel corso degli ultimi mesi - si precisa nel
documento - suggerisce che l'inflazione verrà principalmente
trainata da fattori interni di breve termine". Mentre
''l'inasprimento delle condizioni finanziarie al livello
mondiale ha avuto finora solo limitati effetti negativi sulla
salute del settore bancario italiano, che ha beneficiato di uma
maggiore redditività grazie all'aumento dei margini di interesse
netti".
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