(Ansa) - Roma, 25 Set - Gli imprenditori dell'edilizia
chiedono di non essere un cittadini di serie "B" per i quali il
principio costituzionale di non colpevolezza viene rovesciato ed
è l'impresa edile a dover dimostrare di non essere colpevole.
"Bisogna ristabilire un rapporto virtuoso tra cittadino, imprese
e pubblica amministrazione. Un rapporto che deve basarsi sul
reciproco rispetto e fiducia" ha detto il presidente dell'Ance
(Associazione nazionale costruttori edili) Gabriele Buia aprendo
il convegno "Presunzione di (non) colpevolezza". Un titolo che
sintetizza tutto il malessere di un mondo economico che si sente
considerato "presunto colpevole" tout court. "Per colpa di pochi
- ha detto ancora Buia - non possiamo pagare tutti. Bisogna
individuare una strada per rivedere norme e procedure e per
definire un nuovo patto tra mondo economico e legislatore".
"I reati conto la Pa costituiscono fattispecie gravissime - ha
aggiunto il vicepresidente Ance Edoardo Bianchi - Chiediamo pene
più severe per questi reati ma a fronte di provvedimenti
definitivi e non provvisori come è adesso".
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