Ennesimo caso imbarazzante per la
Bbc, emittente britannica simbolo di un intero Paese e modello
di riferimento di servizio pubblico in Occidente. Dopo scandali
insabbiati, polemiche su asserite interferenze politiche o
addirittura ombre di censura, stavolta a creare lo scossone è un
episodio minore: un banale scherzo, o una bravata venuta male,
che tuttavia non contribuisce certo a risollevare l'immagine
della leggendaria istituzione radiotelevisiva del Regno.
Protagonista del passo falso è stata una giornalista, Maryam
Moshiri, che in apertura delle news di ieri a mezzogiorno è
stata fugacemente sorpresa dalle telecamere mentre esibiva il
dito medio in direzione dei cameramen presenti in studio.
Figuraccia di cui si è subito accorta, riprendendo
un'espressione seria e iniziando a leggere il sommario di
giornata partendo dalla dichiarazione di scuse e dalla parziale
ammissione di colpa fatta dall'ex premier Boris Johnson dinanzi
alla commissione d'inchiesta sulla risposta britannica
all'emergenza Covid in relazione a errori e ritardi imputati al
suo governo nella prima fase della pandemia. Una coincidenza,
apparentemente, visto che il gestaccio sarebbe stato in effetti
rivolto ai colleghi di lavoro, non si sa se per burla o
nell'ambito di una qualche scommessa giocata sulla sfida ad
arrischiare un comportamento improprio a ridosso della messa in
onda.
Sia come sia, il video è divenuto immediatamente virale sul
web come su altri media, fra rimbrotti e prese in giro. Sullo
sfondo di una scivolata di cui i vertici dell'azienda avrebbero
fatto volentieri a meno due giorni dopo la designazione da parte
del governo conservatore di Rishi Sunak d'un nuovo presidente di
garanzia per l'emittente, nella persona del rispettato ex
giornalista e dirigente televisivo di lungo corso Samir Shah, al
posto del chiacchierato ex banchiere Richard Sharp, costretto
mesi fa a dimettersi per un coinvolgimento in veste di mediatore
in affari personali di Johnson, capo del governo che l'aveva
nominato. E alla vigilia dello sblocco, dopo due anni di
congelamento, dell'atteso incremento del canone: annunciato
giusto oggi dalla ministra della Cultura e dei Media, Lucy
Frazer, dall'aprile 2024, sia pure nella misura dell'inflazione
di settembre (+6,7%, da 159, a 169,5 sterline all'anno) contro
il +9% richiesto.
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