La nuova moschea di Algeri (Djemaa
El Djazair), la terza più grande del mondo e la prima d'Africa,
ha ospitato ieri sera per la prima volta la preghiera del
Tarawih, il rituale serale del mese sacro di Ramadan per i
Musulmani. Come l'ANSA ha potuto constatare sul posto, questo
primo appuntamento religioso del Ramadan ha riunito migliaia di
fedeli, anche numerose donne e bambini, che hanno partecipato
alla preghiera nella sala principale della moschea gremita fino
all'inverosimile.
Un gruppo di imam si è alternato nella recita del Corano,
mentre il rettore della moschea, lo sceicco Mohamed Mamoun
al-Qasimi, ha tenuto la prima predica del Ramadan tra le
preghiere di Maghrib (tramonto) e Isha.
Imponente il cordone di sicurezza della polizia algerina,
dispiegata agli ingressi e alle uscite della moschea per
regolare il flusso dei fedeli e gestire il traffico.
La moschea ha tenuto la sua prima preghiera del venerdì
(Salat El Jomoa) il primo marzo, dopo essere stata inaugurata
ufficialmente dal presidente Abdelmadjid Tebboune il 25
febbraio.
Le autorità di Algeri sostengono che Djemaa El Djazair è la
terza più grande del mondo, dopo le due sacre moschee
dell'Arabia Saudita (Mecca e Medina), e può ospitare più di
120.000 fedeli.
Il progetto, lanciato durante l'era del defunto presidente
Abdelaziz Bouteflika, è costato più di un miliardo di dollari ed
è stato affidato ad una azienda cinese.
L'edificio si estende su una superficie di 200.000 metri
quadrati, mentre il suo minareto raggiunge un'altezza di circa
265 metri, il più alto al mondo.
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