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Alla New York University oltre 150 fermati

Alla New York University oltre 150 fermati

Continuano le proteste pro-Palestina nelle università americane

ROMA, 23 aprile 2024, 16:18

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

 Le proteste contro la guerra a Gaza, diffuse dalla Columbia e Yale alle altre università statunitensi, hanno portato nella notte ad arresti di massa.
   Sono oltre 150 gli studenti fermati ieri sera quando la polizia ha disperso una manifestazione pro-palestinesi alla New York University. Lo ha reso noto la polizia precisando che il numero non è ancora definitivo. Il vice-capo della polizia Kaz Daughtry ha detto che nelle fasi più calde dell'operazione a Gould Plaza gli agenti sono stati presi di mira da alcuni manifestanti che hanno tirato loro addosso bottiglie. Daughtry ha precisato che è stata l'università a chiedere l'intervento delle forze dell'ordine.  Secondo i media Usa che riprendono una nota dell'ateneo, nel campus della Yale University a New Haven, nel Connecticut, le autorità hanno arrestato almeno 47 manifestanti. Gli studenti arrestati verranno sottoposti, sostiene l'ateneo, ad azioni disciplinari.
    La repressione della polizia è arrivata dopo che la Columbia University ha cancellato ieri le lezioni in presenza in risposta agli studenti che avevano allestito accampamenti di tende nel campus di New York la scorsa settimana. 

 

 La presidente della Columbia University, Minouche Shafik, rischia un voto di censura da parte del senato accademico per aver chiamato la polizia sul campus dell'ateneo.
Il voto potrebbe arrivare già dopodomani: una doppia reazione a quanto da lei detto al Congresso americano in un'audizione sull'antisemitismo nelle università e alla controversa decisione di ricorrere alle forze dell'ordine per reprimere una protesta propalestinese sul campus di Morningside Heights, che ha portato al fermo di oltre cento studenti.
La bozza di risoluzione accusa la Shafik di aver violato "i requisiti fondamentali della libertà accademica" ignorando il parere del corpo docente e mettendo in atto "un assalto senza precedente ai diritti degli studenti".
La risoluzione deve essere presentata da due membri del corpo insegnante della Columbia - 111 professori - ed esplicitamente afferma che non è un appello per le dimissioni dell'economista di origine egiziana, chiamata solo pochi mesi fa al timone dell'ateneo Ivy League di New York.
La risoluzione arriva mentre le polemiche sulle proteste alla Columbia crescono. Il miliardario Robert Kraft ha ritirato il suo sostegno finanziario "avendo perso la fiducia" nelle capacità della scuola di proteggere i suoi studenti ebrei: "Sono profondamente preoccupato per il livello di odio che continua a crescere sul campus e nel Paese", ha detto Kraft che è un ex alunno della Columbia. 

 Joe Biden ha detto di condannare le "proteste antisemite" che sono scoppiate in diverse università degli Stati Uniti tra cui la Columbia University a New York. "Condanno anche coloro che non capiscono cosa sta succedendo ai palestinesi", ha aggiunto il presidente americano parlando con i giornalisti al seguito. 

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