Il ministro degli Interni di Hong Kong, Caspar Tsui, si è dimesso a causa della partecipazione a una festa di compleanno con oltre 200 persone, tra cui decine di funzionari e deputati del parlamentino locale, pochi giorni dopo l'invito del governo a evitare i grandi assembramenti per via del Covid.
"Oggi ho rassegnato le dimissioni da capo dell'esecutivo e intendo lasciare l'incarico oggi - ha dichiarato Tsui in una nota -. Come uno dei principali funzionari che prendono l'iniziativa nella lotta contro l'epidemia, non ho dato il miglior esempio". L'uscita di Tsui, 45enne astro nascente del principale partito pro-Pechino di Hong Kong (Dab), è un duro colpo per la governatrice Carrie Lam, il cui mandato è stato segnato da grandi proteste pro-democrazia e dalla successiva repressione del dissenso che ha trasformato Hong Kong.
La festa di compleanno incriminata è quella del 3 gennaio, tenuta in un ristorante di tapas in onore di Witman Hung, che fa parte del parlamento cinese, diventata fonte di forte imbarazzo per Lam, impegnata a promuovere la politica della tolleranza zero al Covid, simile a quella di Pechino.
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