Angela Merkel difende davanti alla
commissione di Inchiesta parlamentare sullo scandalo Wirecard il
suo impegno a favore dell'azienda hitech durante un viaggio in
Cina nel settembre 2019. "Non c'era motivo all'epoca, nonostante
tutte le notizie di stampa, di supporre che ci fossero gravi
irregolarità in Wirecard" ha detto la cancelliera. L'azienda,
poi fallita in seguito alla scoperta di un bilancio gonfiato di
1,9 miliardi nel giugno del 2020, era stata già oggetto di
critiche del Financial Times dall'inizio del 2019. "Wirecard non
ha goduto di alcun trattamento speciale durante il viaggio" ha
specificato Merkel durante l'audizione in Commissione al
Bundestag. Secondo la procura di Monaco i bilanci erano stati
falsificati fin dal 2015.
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