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In evidenza
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Per il trentesimo anniversario della
morte di Ayrton Senna (era il 1° maggio del 1994), esce in
Brasile "Veloz como o vento", la biografia romanzata che
Leonardo Guzzo ha dedicato al grande pilota brasiliano.
Pubblicato dalla casa editrice Maquinaria, il libro è la
versione portoghese di "Beco. Vita in romanzo di Ayrton Senna",
il lavoro dello scrittore campano uscito in Italia alla fine del
2021 per i tipi di Pequod. "Veloz como o vento" si presenta a
tutti gli effetti come un lavoro letterario, in cui al racconto
dei fatti si sovrappone la suggestione simbolica di un moderno
eroe della velocità. Un libro a metà strada tra romanzo e
teatro, diviso tra la voce di un narratore esterno, che racconta
alcuni episodi memorabili della vita e della carriera di Senna,
e le testimonianze di persone che quella vita hanno attraversato
a vario titolo. Parenti, amici, collaboratori, avversari,
compagne di vita per anni o una sola notte espongono uno dopo
l'altro, in un intreccio raffinato, la propria versione di
Ayrton. Alla fine è lo stesso Senna a parlare, preparando un
epilogo noto eppure sorprendente. Nelle pieghe della lingua
suggestiva di Leonardo Guzzo si muove "Beco", Ayrton bambino che
traballava camminando, come fosse ubriaco, e che i genitori
avevano ribattezzato col nome portoghese di un piccolo boccale
di birra. Beco bambino diventa poi adulto, corregge il suo
difetto di equilibrio ma continua a traballare nella velocità,
dentro l'abitacolo delle sue monoposto, nella perenne sfida al
limite. Voleva essere il migliore, Ayrton, migliore innanzitutto
di se stesso: sviluppare la propria abilità fino a diventare un
campione unico. Leonardo Guzzo ne riassume la filosofia
facendolo parlare in prima persona: "La cosa più importante,
l'unica che conta, è essere te stesso. Non permettere agli altri
di cambiarti perché vogliono cambiarti. La mia motivazione è
vincere sempre. Mi rifiuto di fuggire dalla lotta. È la mia
natura, andare dritto fino alla fine". La fine di Senna è
arrivata nel pomeriggio del 1° maggio 1994, per un incidente
alla curva del Tamburello del circuito di Imola. Una morte in
"battaglia", in un certo senso inevitabile: l'unico modo per
mettere fine alla sua sfida inconsumabile e per regalargli
l'eternità del mito. Quel mito ancora oggi non tramonta e invita
a vivere con passione. Se n'è andato troppo presto, Ayrton
Senna, inghiottito dal destino "in un giorno di sole in cui
nessuno dovrebbe morire", ma tutta la sua vita è un rombo
altissimo contro il nulla. "Veloz como o vento" verrà presentato
il 1° e il 2 maggio a San Paolo e a Rio, alla presenza
dell'autore.
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