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'Se il fuoco ci desidera', storia del partigiano Renato Del Din

'Se il fuoco ci desidera', storia del partigiano Renato Del Din

Una vita e una morte, 80 anni fa, da romanzo della Resistenza

ROMA, 24 aprile 2024, 13:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Patrizio Nissirio) ALESSANDRO CARLINI 'SE IL FUOCO CI DESIDERA' (UTET, PP 192, EURO 19). Dopo aver scritto 'Nome in codice: Renata' sulla vita di Paola Del Din per la casa editrice Utet, grazie alle testimonianze della ex partigiana e professoressa centenaria e a una lunga ricerca negli archivi, Alessandro Carlini torna in libreria con la biografia completa di Renato Del Din, fratello di Paola, resistente caduto il 25 aprile del 1944, dal titolo 'Se il fuoco ci desidera', sempre per Utet.
    Una vicenda altrettanto straordinaria quella del sottotenente degli alpini nato ad Auronzo di Cadore, partigiano, anche lui decorato con la medaglia d'oro al valor militare come la sorella, ancor di più se si considera che quest'anno ricorrono gli 80 della sua morte avvenuta il 25 aprile del 1944 (già l'essere morto in quella data, un anno prima della Liberazione, è emblematico) durante l'assalto da lui guidato di soli 13 partigiani della Brigata friulana Osoppo contro la caserma della milizia confinaria e quella di un reparto tedesco a Tolmezzo.
    Una figura, quella di Renato, che sembra uscire da un romanzo di Beppe Fenoglio, come sottolinea l'autore, inseguendo la serie di parallelismi fra la vita del sottotenente, che non sparò un colpo in guerra se non da partigiano e cambiò diversi reparti in Friuli, prima con una formazione azionista, poi coi garibaldini nel sabotaggio di un ponte, fino ai fazzoletti verdi della Osoppo, così simili a quelli azzurri dei badogliani del Johnny di Fenoglio. "Li accomuna la determinata solitudine, capace di innumerevoli rinunce, l'aver messo la lotta per la libertà e un'Italia migliore prima di ogni cosa, il non riconoscersi in reparti partigiani con un orientamento politico, l'identificarsi completamente in un territorio in cui la loro storia si svolge e si compie", spiega Carlini. Il titolo del volume viene da una frase di una poesia scritta dallo stesso Del Din.
    Ma la storia di Renato nella sua componente "epica" va oltre: il partigiano diventa martire, e le donne di Tolmezzo compiono uno straordinario atto di Resistenza femminile e civile, sfidando le autorità nazifasciste come tante Antigoni e onorando il corpo del partigiano ignoto con un funerale solenne nelle vie del capoluogo carnico.
    Per la prima volta, inoltre, vengono pubblicati scritti e lettere del sottotenente, che pur non ispirandosi a una particolare ideologia mostra un disprezzo viscerale per il fascismo, i repubblichini "pronti a vendere la loro sorella al miglior offerente" e Mussolini, arrivando a invocare una Resistenza unita e guidata dall'esercito insieme ai partiti: "lo spirito ancora vivo dell'esercito fra le masse contadine impedisce (assieme allo spirito comunista per gli operai, alle teorie dei vari partiti per gli appartenenti) che il fascismo abbia presa nuovamente, ecco dunque ancora l'esercito in linea efficientemente nella lotta antitedesca e antifascista". Nella sua breve ma intensa ed esemplare esperienza partigiana fece di tutto: dalle azioni militari, alla lotta armata a Udine con una serie di attentati perfino contro il comando tedesco, agli interventi sulla stampa clandestina.
    Nel libro ci sono inoltre le lettere inedite scambiate con un ufficiale repubblichino, che Renato aveva conosciuto nella Divisione alpina Julia: lo scambio di accuse sulle rispettive scelte è qualcosa di veramente interessante e molto raro nella storiografia sulla guerra civile: "Il sacrificio tuo sarà inutile, non solo, ma la gente come te sarà giudicata nemica della Patria e guarda che non vale il giudizio dello straniero ma quello della nostra gente", così conclude Renato nella sua ultima missiva all'ormai ex amico diventato nemico.
    Alessandro Carlini, giornalista e scrittore, lavora per l'Agenzia Ansa. Ha pubblicato Partigiano in camicia nera (Chiarelettere, 2017), biografia romanzata di Uber Pulga, vincitore del premio Città di Como Opera Prima e del premio Carver, e il noir di ambientazione storica Gli sciacalli (Newton Compton, 2021), proposto da Paolo Ruffilli alla selezione del premio Strega 2021. Per Utet ha pubblicato nel 2023 Nome in codice: Renata. Storia di Paola Del Din, combattente della Resistenza e agente segreto, finalista del premio Fiuggi Storia.
   
   

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