Sono state prodotte oltre 2 milioni di tonnellate di compost nel 2018, che hanno contribuito a stoccare nel terreno 600mila tonnellate di sostanza organica e a risparmiare 3,8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente all'anno rispetto all'avvio in discarica; in più hanno permesso di ottenere 312 milioni di Nm3 (Normal metro cubo) di biogas, corrispondenti a una produzione energetica di 624.000 MWh (Megawattora) e 100 milioni di Nm3 di biometano. Sono questi alcuni dei dati del Consorzio italiano compostatori (Cic) emersi durante il convegno on-line '#DallaTerraAllaTerra', organizzato per celebrare la Giornata mondiale del suolo, che si tiene come ogni anno domani 5 dicembre.
Secondo il Consorzio l'Italia, "nonostante sconti ancora una carenza di impianti per il trattamento soprattutto al Sud, è un Paese virtuoso per la raccolta differenziata dell'organico". "Non basta fare la raccolta differenziata, bisogna farla bene - osserva Flavio Bizzoni, presidente del Consorzio italiano compostatori - a maggior ragione per quanto riguarda la frazione organica, più la raccolta è di qualità più l'intera filiera diventa sostenibile; e più il compost è buono e in grado garantire elementi nutritivi alla terra migliorando la salute e la lavorabilità dei suoli, attenuando i fenomeni di desertificazione in atto in Italia". Diventa necessario allora - spiega il Cic - "riportare la sostanza organica nel suolo, con il duplice effetto di contribuire alla decarbonizzazione attraverso il sequestro di carbonio nel suolo rendendolo al contempo più resiliente e più fertile". Per questo, da oltre un anno il Cic promuove insieme allo European compost Network la piattaforma 'S.O.S. Soil' (Save organics in soil) - 'salva mantieni, conserva la sostanza organica del suolo' - con l'obiettivo di far conoscere i benefici legati al mantenimento e all'incremento del tasso di sostanza organica nel suolo.
In collaborazione con:
CIC - Consorzio Italiano Compostatori