Dalla cucina a Internet, dai pagamenti digitali al caffè. È dedicato all'innovazione il Legend Atelier, l'ultimo panel della prima giornata di Legend19 di Lavazza, dove a parlare di questo tema è stato, fra gli altri, Ferran Adrià, presidente della eBulli Foundation che, ha detto, "sarà uno spazio dove riflettere e sperimentare".
Per Adrià "un vero cambiamento ci sarà quando capiremo davvero come inserire l'innovazione nella gestione". Dalla cucina alle start up innovative come Talent Garden e Satispay, con i rispettivi Ceo e cofondatori, Davide Dattoli e Alberto Dalmasso. Per loro si diventa leggenda con "creatività e un po' di follia, senza abbattersi quando ti dicono che una cosa non si può fare, considerando i problemi come occasioni".
Per Dalmasso "innovatore è chi non vede l'ora di sbagliare per capire cosa non ha funzionato. Bisogna vedere opportunità ovunque". Una 'ricetta' anche per Fabio Vaccarono, managing director di Google italia per il quale bisogna "investire sulle competenze, prendere ciò che di eccellente esiste e permettere a queste aziende di essere competitive". Open innovation è invece una delle parole chiave per il chief digital innovation officer di Reale Mutua Matteo Cattaneo. "Significa essere aperti - spiega - esplorare e fare le cose insieme e per noi è stata una delle principali fonti di stimoli". Innovazione fondamentale anche per Marco Lavazza, vicepresidente dell'azienda. "Innovazione - sottolinea - non solo di prodotto e di processo. Anche spingendosi oltre i propri limiti come abbiamo fatto con la macchina del caffè nello spazio". Per essere leggenda ci vuole dunque innovazione, ma anche identità, tema del quarto panel della giornata che ha visto a confronto rappresentanti di grandi aziende come Ferragamo, Olivetti, Ferrero, Guzzini e Orsoni Venezia 1888.
In collaborazione con:
Lavazza