Persone, rispetto, visione, empatia, memoria. Sono le parole, i temi che sono stati lanciati oggi a Legend19, l'evento di Lavazza e Promemoria, per la costruzione del primo manifesto dei brand leggendari, ossia le caratteristiche che rendono un marchio una leggenda che resiste nel tempo.
A declinare i Legend Factor, rappresentanti delle associazioni d'impresa e del mondo accademico con il supporto di un'intelligenza artificiale di Ibm in grado di realizzare una 'bandiera emozionale'. Temi chiave per il successo, dunque, le persone, il rispetto delle diversità, del pianeta, del lavoro, l'empatia, asset fondamentale per un'impresa, la reputazione. A portare un esempio di come si diventa 'leggenda' alcuni imprenditori di brand di successo, a cominciare dai padroni di casa, con il vicepresidente Giuseppe Lavazza che ha citato fra gli elementi chiave la componente storica e la necessità di "cercare di superare i confini del tempo senza perdere l'identità originaria".
Insieme a Giuseppe Lavazza Marco Boglione, presidente di BasicNet, per cui "bisogna saper essere contemporanei e guardare ai prodotti", e Giovanna Vitelli, vicepresidente Azimut Benetti Group, la cui ricetta è "raccontare una storia di grande innovazione e di primati, come abbiamo fatto a Time Square, essere innovativi, stupire, rompere gli schemi".
Per il Ceo di Campari Robert Kunze-Concewitz "bello è creare un'icona nel tempo focalizzandosi sempre sulla qualità, mantenendo un fil rouge anche nei cambiamenti. Per quel che ci riguarda capisci di essere diventato un'icona quando vai in giro e vedi rosso ovunque". A portare la sua esperienza anche Carlo Giordanetti, direttore creativo della Swatch, gli orologi "democratici" la cui avventura "è iniziata come una storia di design industriale e come una rivoluzione. Un design che ha dietro una storia, questo è quello che conta, anche quando scegli un testimonial che per noi deve essere parte della storia della nostra azienda".
In collaborazione con:
Lavazza