Il Gruppo Michelin, al secondo posto nella classifica mondiale del produttori di pneumatici dietro al colosso giapponese Bridgestone, guarda con relativo ottimismo al 2019 e alle possibili modificazioni del mercato mondiale automotive nel prossimo anno. Lo ha detto ad ANSA il numero uno del Gruppo Florent Menegaux, che da maggio ha preso il posto di Jean-Dominique Senard, passato a guidare Renault. ''Ci siamo preparati ad affrontare la Brexit - ha precisato Menegaux a margine del summit mondiale sulla ecomobilità Movin'On, in svolgimento a Montreal - e a fronteggiare altre incertezze economiche, come quelle derivanti dalle tensioni Usa-Cina sulle tariffe e il calo di alcuni mercati automobilistici''. Uno dei punti di forza di Michelin, ha ricordato Menegaux, è quello di essere 'glocal', cioè un ''Gruppo globale che sa essere europeo in Europa, americano in America e cinese in Cina'' con la capacità di adattare non solo i prodotti ma anche le strategie alle situazioni contingenti. Per il numero uno di Michelin il settore dei pneumatici, che oggi rappresenta il 90% del business, potrà probabilmente modificare il suo peso. ''Potremmo arrivare con le nostre attività sui servizi, sulla gastronomia e il turismo, sulle materie prime e sui materiali speciali ad alta tecnologia - ha detto - a un terzo del nostro business'' ma i pneumatici resteranno comunque ''l'attività principale, ancora per molti anni''. Sollecitato sul tema delle alleanze e del consolidamento tra player del settore automotive, Menegaux ha detto che ''il Gruppo osserva sempre con interesse ciò che accade e quali opportunità si presentano'' ma che nel caso specifico di Michelin ''al momento non ci sono altri progetti di acquisizioni'', oltre a quelli già realizzati recentemente in ambiti specifici come Camso (Canada), Fenner (Gran Bretagna), Fives (Francia) e MultiStrada (Indonesia).
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