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Guadagnini, la mostra su Man Ray per Camera è prova maturità

Per la prima volta un grande della storia. Cresceremo ancora

TORINO ANSAcom

"Questa mostra è una tappa importante nel percorso di crescita di Camera. Dopo Carlo Mollino, è la prima volta che affrontiamo una grande figura della storia. Prima abbiamo sempre lavorato su collettiva o su contemporanei. Questa è una prova di maturità". Così il direttore di Camera - Centro Italiano per la Fotografia, Walter Guadagnini, presenta la mostra WoMan Ray. Le seduzioni della fotografia. "Il tema delle donne di Man Ray è già stato visitato e rivisitato, ma finora non si è cercato di fare vedere come molte delle donne che ha ritratto fossero anche sue assistenti, amiche e spesso loro stesse grandi artiste e fotografe", spiega Guadagnini. "Man Ray era un grande professionista della fotografia, viveva come ritrattista. Come disse Sylvia Beach, editrice e proprietaria della libreria Shakespeare & Co. di Parigi, 'essere fotografati da Man Ray o da Berenice Abbott significava essere qualcuno'". "Camera in questi quattro anni è cresciuta, ma siamo ancora giovanissimi. Vogliamo continuare a crescere. Vogliamo attirare un pubblico numeroso, mantenendo alta la qualità delle mostre e delle idee di mostre. Lo zoccolo duro dei nostri visitatori è piemontese, ma stanno aumentando notevolmente le presenze sia italiane sia straniere", sottolinea il direttore di Camera che annuncia "collaborazioni importanti all'estero in arrivo". "Ci sono margini per crescere ancora. Torino è una città ricettiva Siamo abituati a considerare tutto con estrema velocità", conclude Guadagnini.

In collaborazione con:
Centro Italiano per la Fotografia - Camera

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