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>>>ANSA/ Ultras ucciso:dal Tar no a ricorso famiglia su funerale

Moglie,nessuno vada al cimitero. Senza familiari niente funzione

(AGGIORNA E SOSTITUISCE IL SERVIZIO DELLE 19.17) (di Chiara Acampora) (ANSA) - ROMA, 12 AGO - A poche ore dalla data fissata dalla questura per la funzione in forma privata al cimitero di Prima Porta, continua il braccio di ferro per i funerali di Fabrizio Piscitelli, l'ex capo ultras degli Irriducibili della Lazio ucciso mercoledì sera con un colpo di pistola nel parco degli Acquedotti a Roma. Oggi il Tar ha respinto il ricorso della famiglia del tifoso biancoceleste, conosciuto come Diabolik, per sospendere il provvedimento firmato dal questore in cui si vietano i funerali in forma pubblica "per motivi di ordine e sicurezza". Ma i familiari non arretrano e annunciano di disertare domani mattina la funzione "imposta" alle 6 al cimitero Flaminio. Una decisione che, se confermata, farà saltare il rito in programma all'alba perché la salma rimarrebbe all'obitorio di Tor Vergata.
    "Alla luce della decisione del Tar ribadisco che tutta la famiglia di Fabrizio domani non si presenterà al funerale. Ad oggi non ho neanche fatto il riconoscimento della salma di mio marito", ha detto Rita Corazza, la moglie di Piscitelli. "Faccio appello a tutte le persone che gli volevano bene e intendevano dargli l'ultimo saluto di non presentarsi domani all'alba al cimitero Flaminio. Solo così - ha aggiunto - possiamo rendergli giustizia e stringerci insieme in un unico dolore". Sulle medesime posizioni la figlia Giorgia che in un post sul suo profilo Fb ha sottolineato: "Domani noi non ci presenteremo!". Mentre la sorella Ginevra ha tenuto a precisare: "Il nostro obiettivo non era nessun funerale di Stato, bensì un funerale normale dove potevamo dare un saluto a mio padre alla luce del sole, sostenuto da tutti i suoi amici e parenti".
    Il questore di Roma, Carmine Esposito, a sua volta ha spiegato che "l'obiettivo dell'ordinanza è di evitare che ci possano essere delicati problemi legati alla sicurezza o all'ordine pubblico. La mia intenzione - ha aggiunto - non è assolutamente quella di interferire con la cerimonia religiosa o di negare questo momento ai familiari". In serata i parenti sono stati ricevuti in questura e avrebbero ribadito la loro volontà di celebrare i funerali in forma pubblica. A loro sarebbe stato fatto presente che, qualora si dovessero presentare all'obitorio per prendere in carico la salma, dovranno recarsi al cimitero Flaminio. In caso contrario il corpo resterà all'obitorio e ci sarebbero così i tempi per un nuovo ricorso.
    Comunque vadano le cose, sono state predisposte le misure di sicurezza attorno al cimitero di Prima Porta. Sotto la lente anche eventuali assembramenti spontanei di tifosi in altre zone della città. Intanto, proseguono le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile per rintracciare l'uomo vestito da runner che mercoledì sera ha premuto il grilletto esplodendo il colpo di pistola alla testa che ha ucciso il 53enne. Verrà riascoltato nei prossimi giorni l'autista di Piscitelli che era seduto accanto a lui sulla panchina. Dopo lo sparo l'uomo per paura si era allontanato, ma è stato poi rintracciato e ascoltato dagli investigatori. L'uomo lavorava per Diabolik da circa dieci giorni, in sostituzione di un'altra persona. Restano per ora inaccessibili i tre cellulari di Piscitelli, ancora bloccati da pin finora sconosciuti. Altri elementi potrebbero arrivare dall'analisi dei tabulati telefonici da cui potrebbero emergere dettagli su chi aveva dato appuntamento alla vittima nel parco. Gli investigatori stanno inoltre ricostruendo le fasi precedenti all'omicidio, raccogliendo ulteriori immagini e allargando il raggio della zona per l'acquisizione dei filmati delle telecamere in strada. (ANSA).
   

 
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