(ANSA-XINHUA) - LANZHOU, 15 FEB - Un totale di 871 cigni
selvatici è stato segnalato durante la stagione di svernamento
in corso nella provincia nordoccidentale cinese del Gansu, come
rivela una recente indagine.
Del totale, 157 esemplari sono adolescenti, pari al 18% del
totale, una percentuale in crescita rispetto alle tre indagini
simili condotte nel periodo 2019-2021.
Dal 2020, il numero di cigni selvatici che svernano nel Gansu
supera ogni anno quota 800, spiega Zhang Lixun della School of
Life Sciences presso la Lanzhou University, che ha diretto lo
studio.
Nella provincia vi sono cinque habitat principali per i
cigni, di cui due lungo il Fiume Giallo, il secondo più lungo
della Cina, e il resto lungo tre corsi d'acqua interni.
Secondo Zhang, questi cigni, provenienti principalmente dalla
Russia e dalla Mongolia, ogni ottobre si spostano gradualmente
verso sud, in Cina, per poi fare ritorno ai loro luoghi
d'origine nel marzo dell'anno successivo.
"Il numero di cigni che vengono a trascorrere qui l'inverno è
direttamente collegato alla dimensione della zona umida in una
regione e alla ricchezza di erbe commestibili presenti
nell'acqua", precisa Zhang, secondo il quale una maggiore
presenza di questi volatili svernanti nel Gansu indica il
continuo miglioramento dell'ambiente ecologico nella Cina
occidentale.
Il cigno selvatico in Cina gode di un programma di protezione
nazionale di seconda classe. La provincia del Gansu è un habitat
importante per la specie, nonché una regione chiave per il suo
monitoraggio. (ANSA-XINHUA).