Ha aperto oggi in Fiera “Vicenzaoro January” The Jewellery Boutique Show 2020, il primo e atteso appuntamento mondiale del settore orafo-gioielliero, organizzato da Italian Exhibition Group: la rassegna internazionale, che vede la presenza di oltre 1500 brand espositori, resterà aperta per sei giorni consecutivi per chiudere i battenti nel pomeriggio di mercoledì 22 gennaio. La manifestazione di Vicenza si svolge in un momento di grande dinamicità per il settore e rappresenta l'occasione per fare il punto sul mercato in Italia e nel mondo a partire dai dati del terzo trimestre dello scorso anno. Nel 2019 il valore dell'oro ha visto un forte incremento e questo, che pure non si traduce direttamente in valore per le aziende e tende a complicare la lettura dei dati del terzo trimestre 2019, non impedisce però di delineare una situazione che, secondo quanto emerge dall'Osservatorio Federorafi Confindustria Moda, si presenta rassicurante e positiva, oltre che per il risultato puntuale dei primi 9 mesi, per la conferma di un trend che dal 2017 ha visto il settore crescere in maniera organica e costante. A conferma di questo andamento positivo si inseriscono anche i dati che emergono dall'Osservatorio di Federpreziosi Confcommercio che registrano un atteggiamento positivo delle gioiellerie sull'andamento della propria attività a livello prospettico per il 2020, più accentuato a Nord Est e al Nord Ovest e meno al Centro e al Sud-Isole.miglioramento per il 2020 nell'andamento della propria attività, incoraggiante segnale della capacità di resilienza del settore. Anche l'export di oreficeria-argenteria-gioielleria nell'anno appena trascorso, dopo il rallentamento del 2018 (-2,4%), è tornato a crescere su ritmi vivaci: da gennaio a settembre 2019 le vendite all'estero sono cresciute del +7,8%, per più di 5 miliardi di euro.
La solidità e la positiva performance del settore sono riconducibili a due fattori. In primis la conferma dell'Italia come principale fornitore dei grandi brand globali, come dimostrato dal fatto che Francia e Svizzera sono a oggi i primi importatori dei prodotti made in Italy di oreficeria e gioielleria, con un'incidenza rispettivamente del 18% l'uno e del 12 % l'altro sull'intera esportazione della produzione orafo gioielliera italiana. In secondo luogo la tenuta del settore è imputabile alle politiche di sistema che l'Italia ha attivato su alcuni Paesi strategici: significative le situazioni che si stanno registrando in Canada, dove l'abolizione dei dazi si è tradotta in una crescita di oltre il 60% del nostro prodotto su un mercato che vale oltre 80 mio di euro, e in Giappone dove la forte riduzione delle imposte doganali fa registrare una crescita che si avvicina al +30% sul 2018.
L'importante conferma di stabile crescita arriva infine dai mercati di riferimento tradizionali per la produzione italiana: gli Stati Uniti crescono di poco più del 6% andando a incidere di oltre il 10% sull'export complessivo e riprende forza l'hub distributivo di Dubai che sembra aver assorbito l'urto della recente imposizione di dazi e IVA e, dopo un periodo di forte riduzione, sta tornando ai valori pre-crisi. Resta critica la posizione di Hong Kong a causa della forte instabilità politica del paese.
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IEG